• Sulle ali della fantasia, ogni libro apre i confini della mente, per rendere infiniti i paesaggi del mondo interiore...
  • Non sentite anche voi diffondersi un delicato ed irresistibile profumo di libri?
  • Mani che creano veloci, occhi che cercano colori e ricordi, desideri antichi di inventare nuove forme: la Bellezza che l'anima rincorre!

Biografia di

 

"Fissava la panoramica delle luci, smaglianti nella sera, che segnavano la riva del Po, nel tratto verso piazza Vittorio Veneto. Riflettendosi nel nastro scuro del fiume, le luci facevano pensare a un filo di perle che delimitasse il confine fra la prima collina e il contro della città. Spostandosi sulla sinistra riusciva appena a scorgere fra gli alberi la cupola piatta della Gran Madre."
tratto da "Una civetta allo specchio" - Fogola ed.2001

I suoi libri

Un caro, carissimo ricordo.
Ospite nel mio sito, con grande onore, i libri di Renzo Rossotti.
Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, fin dal lontano 1988, quando iniziammo la nostra carriera da commerciante.
All'epoca il negozio era situato nel centro di Torino, e trattavo, tra gli altri prodotti, francobolli da collezione.
Tra i miei clienti vi era un signore molto distinto e gentile, sempre sorridente e dal delicato e simpatico humor inglese.
Collezionava francobolli provenienti dalla Gran Bretagna e parlava di argomenti un pò strani, per me, all'epoca.
Piano piano imparai a conoscerlo, scoprendo il suo interessante e vasto repertorio di libri, articoli, esperienza nel mondo della cronaca. Fu proprio lui che mi instradò sullo studio di argomenti spirituali ed esoterici.
Lo seguivo anche in conferenze sui Cavalieri Templari.
Un giorno mi regalò una copia del sul libro "Il sentiero di Merlino", ancora della vecchia edizione anni '70. Da allora per me divenne "Mago Merlino" e così si presentava ogni volta che telefonava in negozio: "Buongiorno, Paola! Sono Mago Merlino!"

Rimane il ricordo di una persona speciale, colta e umile insieme, un uomo che serenamente si affidava alla parte "misteriosa" della "vita oltre la vita", certo dell'eternità dell'anima.

Rimane l'affetto per una persona amabile e cortese, con il quale ho condiviso tante ore di gradevoli e illuminanti disquisizioni filosofiche sull'Esistenza.
Un maestro, senza pretendere di esserlo.

Grazie Renzo, grazie ... Mago Merlino!



Biografia di Renzo Rossotti
(Chieri TO, 3 aprile 1930 - Torino, 6 dicembre 2014)
Renzo Rossotti, nato nel 1930, esordì giovanissimo nella stampa studentesca e universitaria per approdare nel 1954 al mondo dei quotidiani e, quindi, nel 1959, ai settimanali in voga.
Nascite e matrimoni nelle famiglie reali d'Europa lo vedono inviato, soprattutto in Gran Bretagna.
Intervista Chaplin, Walt Disney, Brigitte Bardot, decine di attori celebri, Duke Ellington, John Lennon, mentre esplode l’epopea dei Beatles; Salvador Dalì, scienziati che lasciarono il segno, come Albert B. Sabin, a cui Rossotti dedicò i proventi di una fiaba.
Appartengono pure a quegli anni le storie di due celebri polizie, l’F.B.I. e Scotland Yard.
Per il suo lavoro di inviato, Rossotti ha seguito il Papa, Giovanni Paolo II, in alcuni viaggi nel mondo.
L’ultima regina d’Italia, Maria Josè, rilasciò a Rossotti la sua prima intervista quando apprese di poter ritornare in Italia. Rossotti ama l’Inghilterra, Londra in particolare, rimanendo tuttavia legato alla sua Torino a cui ha dedicato la maggior parte delle sue opere.
Anche i “gialli” da lui scritti sono, non a caso, ambientati a Torino.
Nel 1992 gli è stato per questo assegnato il “Premio San Giovanni”, che onora i torinesi illustri particolarmente meritevoli. Fra gli hobby di Rossotti, la filatelia. In questo settore cura rubriche specializzate, collabora da anni alla rivista “Il Collezionista” della Casa Bolaffi, periodico di cui è stato direttore onorario.
Una delle sue collezioni, una tematica sui viaggi reali (Royal Visits) dalla regina Vittoria a oggi, è stata esposta a Londra nelle sale del National Postal Museum nel 1977 mentre la Regina Elisabetta festeggiava il Giubileo d’Argento.
Dagli Anni Cinquanta, quando si apprestava a entrare nel giornalismo attivo, Renzo Rossotti ha prodotto oltre sessanta opere, per la maggior parte esaurite.
Alcune con palese intento storico e autobiografico come Se c’era la luna (1993) che ebbe un seguito con Il sole ritorna sempre (2002), entrambe con Fògola Editori.

I SUOI LIBRI


























































 

Le opere dedicate dall’autore a Torino

"Curiosità e misteri di Torino" (1992)
"Una stellata viola! (1992)
"Se c’era la luna" (Torino sotto le bombe) (1993)
"Storie, fatti e fattacci di Torino" (1996)
"Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Torino" (1998)
"Torino Cent'Anni di gialli veri" (2000)
"I palazzi di Torino" (2000)
"Le piazze di Torino" (2001)
"Storia insolita di Torino" (2002)
"Il sole ritorna sempre. Torino, gli anni della speranza" (2002)
"La grande guida delle strade di Torino" (2003)
"Torino Esoterica" (2005).
"Piemonte magico e misterioso" (2006)
"I ponti di Torino". Curiosità, storie, eventi e personaggi sulle sponde dei fiumi che attraversano la città. (2007)
"Storia e Storie di Torino" (2008)
"Torino gialla e nera" (2008)
"I fantasmi di Torino" (2009)
"Sindone destinazione Torino, viaggio al centro del mistero" (2009)
"Torino edizione straordinaria. Briciole di storia, vicende ed intrecci segreti" (2011)
"Le strade del mistero di Torino" (2011)
"Torino noir. Crimini e misfatti dell'800 Sabaudo" (2014)
"Diario di un torinese doc" 2016 a cura di Katia Bernacci.

Guide viaggio e storiche
"Un sogno nel ghiaccio. Isole a nord Islanda Faroer-Lofoten".(2001) Rossotti Renzo; Tomasulo Raffaele (illustrazioni)
"Le sabbie di Lawrence d'Arabia" (2001) Rossotti Renzo; Tomasulo Raffaele (illustrazioni)

Romanzi gialli
Nel 1996 Rossotti diede avvio alla collana “I gialli di Fògola”:
"Brivido a Torino" (L’uomo che vide Cecilia) (1996)
"Il gatto sapeva tutto" (1998)
"La valigia del mago" (1999)
"Prendi la gatta rossa" (2000)
"Torino, la magia del suo cielo" (2000)
"Una civetta allo specchio" (2001)
"Un grillo nella nebbia. Top secret a Torino" (2003)
"Messaggio in codice" (Torino chiama Londra) (2005)
"Nove racconti a mezzanotte e dieci" (2010)
"Un topo nel fiasco" (2012)

In Britannia
Quasi compendio dell’affetto che lega l’Autore alle Isole Britanniche, dopo i molti servizi da Londra per quotidiani e settimanali, Rossotti ha scritto un reportage in Britannia:
Re Artù, la cerca del Graal, i Templari che custodiscono la Santa Sindone durante il suo itinerario verso Torino:
"Il Sentiero di Merlino" (2000), Edizioni Piemonte in Bancarella.

LA FILATELIA
Numerosi i saggi di Rossotti in campo filatelico fra cui:
"Monete, denaro, banche e risparmio raccontate dai francobolli" (1983) C.R.T..
"I francobolli raccontano il dono del sangue" (1984)
"I francobolli che salvano la vita" (1989)
"La Santa Sindone nei francobolli" (1998)

editi dall’Avis (Volontari del Sangue di Torino).



APPROFONDIMENTI SU ALCUNI SUOI LIBRI


"CURIOSITA' E MISTERI DI TORINO" (1992)
Un eccezionale itinerario attraverso la storia di una città per molti aspetti «magica»
Come in un gioco di scatole cinesi, generose di sorprese, Torino si svela in queste pagine sin dai suoi più remoti albori, quando per conquistarla Annibale attraversò le Alpi con i suoi elefanti.
Le curiosità, gli aspetti insoliti, i segreti di certi monumenti, gli alberghi più celebri nelle varie epoche, i caffè e i ristoranti, i fantasmi, i sotterranei, le lapidi, i personaggi particolari, i sensitivi, i "maghi", il tempo libero, il collezionismo, la bottega in cui acquistare una sfera di cristallo, le reliquie più misteriose, il verde e gli alberi, l'illuminazione della città, gli incendi che l'hanno danneggiata, i diavoli, le spie, le carceri: queste e tante altre tessere compongono il mosaico di Torino, "città magica" per eccellenza, che ha affascinato celebri visitatori stranieri come Erasmo da Rotterdam, Gogol', Tolstoj, Nietzsche, e che viene raccontata dalla a alla z in questa guida.
Ne emerge una città incredibilmente “magica” che attira alchimisti, avventurieri, personaggi come Casanova e Cagliostro.
È la città in cui Lombroso fu attratto dallo spiritismo nascente e in cui sembrerebbe imperare il diavolo, prediletta, così si dice, anche dagli extraterrestri.
Renzo Rossotti ha delineato in queste pagine una Torino “bianca”, legata alle tradizioni religiose e ai suoi santuari; una Torino “rossa”, scenario di un agitato socialismo che fece di Borgo San Paolo una “piccola Stalingrado”, in cui esplosero i disordini per il pane durante la prima guerra mondiale; quindi una Torino “nera”, con i suoi segreti e molti delitti insoluti, che Dario Argento scoprì quale scenario ideale per alcuni suoi film e che affascinò Alfred Hitchcock.
Rossotti si sofferma sulle tradizioni perdute, ci fa riassaporare il piacere di imbattersi in botteghe del tempo che fu e ricorda una Torino sabauda illuminata dalle lanterne, con le voci e i richiami del vecchio Balon, il mercato che eleggeva la propria regina, quando nel gran carnevale torinese Gianduja era il re incontrastato.
Una sorta di manuale enciclopedico che soddisfa alfabeticamente ogni attesa del lettore: dagli extraterrestri alle infinite curiosità gastronomiche, dal luogo in cui si trova la spada di Garibaldi passando per i gioielli di Napoleone e dei Savoia.
Una Torino irripetibile e perduta.

"STORIE, FATTI E FATTACCI DI TORINO" (1996)
Gli stravaganti animali del bestiario torinese, la nascita del cinema nella città, il caso dello smemorato di Collegno tornano in queste pagine ... Fra le quinte della cronaca alla scoperta di personaggi inimmaginabili: i casi più clamorosi dall'inizio del secolo, i «gialli» dell'archivio nero, gli impenetrabili segreti della città sotterranea.
Fatti di cronaca, avvenimenti clamorosi, personaggi, aneddoti e vicende della storia torinese rivivono in queste pagine attraverso le esperienze di cronista dell'autore e le testimonianze da lui raccolte.
Gli stravaganti animali del bestiario locale, la nascita del cinema nella città, il caso dello «smemorato» di Collegno vengono qui riproposti accanto al drammatico intervento per separare le due gemelle siamesi, alla vicenda del ragioniere che vedeva le anime peregrinare sui muri di casa, al racconto della signora intenta a colloquiare con gli extraterrestri, alle due spie che a Torino operavano per conto dei servizi segreti sovietici.
Uno spaccato inedito di quella Torino sotterranea che affascinò Hitchcock e Dario Argento, con i suoi misteri inimmaginabili e il suo labirinto di enigmi insondabili.

Ecco alcune delle storie, dei fatti e dei fattacci contenuti in questo libro:

- Diavoli, draghi, elefanti nel bestiario torinese
- L'ultimo esorcismo in via Cappel Verde
- Scopriva i criminali guardandoli in faccia
- Quando in via Carlo Alberto Nietzsche abbracciò il cavallo
- La fontana racconta un enigma massonico
- La Mole Antonelliana racconta un segreto
- L'oscura maledizione che falciò i Salgari
- Il sorprendente caso di Gustavo Adolfo Rol
- Il ragioniere "vedeva" sfilare decine di anime
- Una tranquilla signora in contatto con i marziani
- Il macabro "quiz" della Bella Rinin
- Rosa Vercesi, un delitto nello stile anni Trenta
- Villarbasse cascina fatale: quei dieci cadaveri nel pozzo
- La lunga notte del 1958 firmata da «Diabolich»

"GUIDA INSOLITA AI MISTERI, AI SEGRETI, ALLE LEGGENDE E ALLE CURIOSITA' DI TORINO" (1998)
Le curiosità, gli aspetti insoliti, i segreti di certi monumenti, gli alberghi più celebri nelle varie epoche, i caffè e i ristoranti – come quello di Cavour o l’antico “Bicerin” –, i fantasmi, i sotterranei – autentico sottopalco della città che vediamo tutti i giorni –, le lapidi, i personaggi particolari, i sensitivi, i “maghi”, il tempo libero, il collezionismo, la bottega in cui acquistare una sfera di cristallo, le reliquie più misteriose, il verde e gli alberi, l’illuminazione della città, gli incendi che l’hanno danneggiata, i diavoli, le spie, le carceri: queste e tante altre tessere compongono il mosaico di Torino, “città magica” per eccellenza, che ha affascinato celebri visitatori stranieri come Erasmo da Rotterdam, Gogol’, Tolstoj, Nietzsche, e che viene raccontata dalla A alla Z in questa preziosissima guida. Una sorta di manuale enciclopedico che soddisfa alfabeticamente ogni attesa del lettore: dagli extraterrestri alle infinite curiosità gastronomiche, dalle piazze dove si svolgevano le esecuzioni dei famosi banditi al luogo in cui si trova la spada di Garibaldi, passando per i gioielli di Napoleone e dei Savoia.
Proprio ai Savoia l’autore dedica un’attenzione particolare soffermandosi sul loro interesse per l’esoterismo e sui numeri ricorrenti nella loro storia.

"IL SENTIERO DI MERLINO" (2000)
La Britannia misteriosa, Re Artù, il Graal, i Templari, la Santa Sindone nel suo itinerario verso la Torino dei Savoia
L'affascinante mondo celtico racchiuso nella sciarada magica di un lungo reportage, quasi richiamato dal suono mitico dell'arpa: è storia che si sfuma nella leggenda, perdendosi in una notte lontana, quando il Tamigi confluiva nel Reno.
Avvenne poi la spaccatura, il prorompere del mare, il sorgere delle bianche scogliere della Britannia ai suoi albori.
In questo scenario, evocato da Renzo Rossotti con indubbia efficacia narrativa, si pongono le profezie del bardo Merlino, l'incantatore, la sua storia che avvolge anche la Bretagna, con la tomba del mago sotto un masso nella foresta di Paimpont, in una saga che non ha fìne, con risvolti storici e letterari che appartengono al mito della Tavola Rotonda. Un caleidoscopio affollato di eventi, di personaggi, un arcobaleno che dalle isole britanniche si protende sull'Europa sino a toccare il Piemonte, a volte anche drammaticamente, come ci svela la storia del menestrello che da Torino raggiunse la Scozia e venne pugnalato nel 1566 nel castello di Holyrood, sotto gli occhi di Maria Stuarda.
Il reportage si sofferma sulla ricerca del Graal, sullo sfondo dei grandi poemi cavallereschi, l'arrivo nelle Isole Britanniche di Giuseppe d'Arimatea, l'uomo che, secondo i Vangeli, tolse Gesù dalla croce e lo avvolse nella Santa Sindone per poi deporlo nel sepolcro.
Una ipotesi suggestiva nella storia della reliquia: nel suo peregrinare dalla Terra Santa fino a Torino, forse venne custodita in Britannia dai Cavalieri Templari, l'Ordine soppresso nel 1312.
All'inizio del Terzo Millennio, Renzo Rossotti propone in queste pagine una Inghilterra insolita, che da sempre gli è cara.
Così come ama Torino.
Un binomio felice a cui ha dedicato alcune delle sue opere più fortunate.

"LE PIAZZE DI TORINO" (2001)
tra storia, arte, personaggi e curiosità rivive attraverso i suoi palcoscenici quel fascino magico che rende il capoluogo piemontese una delle città più suggestive nello scenario europeo.
Nel giudizio dei visitatori Torino è considerata una delle città europee con le piazze più splendide, esempi emblematici di una grande urbanistica.
Luoghi di raccolta per il popolo, per le manovre militari, per i commerci, le piazze torinesi hanno scandito la storia e accompagnato l'evolversi dei costumi dall'epoca romana ai nostri giorni.
Ogni piazza ha una sua storia da raccontare: quella denominata piazza Castello si identifica con il cuore di Torino, anche per la presenza del castello, oggi comunemente detto Palazzo Madama.
Piazza San Carlo è geometricamente la più bella, salotto elegante, raffrontabile alla veneziana piazza San Marco.

"LE SABBIE DI LAWRENCE D'ARABIA"
Rossotti Renzo; Tomasulo Raffaele, 2001, Pintore

dal sito www.archiviostorico.info
IL LIBRO – Quasi un incontro casuale portò Renzo Rossotti nel 1959 a incontrare a Torino il grande archeologo britannico Leonard Woolley, che aveva condotto con i suoi scavi nella mesopotamia alla scoperta di Ur e di una civiltà favolosa inimmaginabile. Fu soltanto un primo incontro a cui ne seguirono altri in Gran Bretagna.
Woolley raccontò a Rossotti del proprio lavoro e gli parlò di uno dei suoi principali collaboratori, Max Mallowan, che divennepoi il marito di Agatha Christie.
Wolley ebbe accanto a sé a Ur un giovane irrequieto, Lawrence d’Arabia, archeologo ma anche combattivo ribelle.
Dal racconto di Woolley, Renzo Rossotti ha tratto queste note, componendo un appassionante mosaico che non vuole essere una biografia di Lawrence, che non ne mancano. Piuttosto un susseguirsi di immagini, fedeli alle parole di Woolley, quasi cronistiche, da cui emerge Lawrence, dominante e irresistibile come molti non possono non ricordarlo nel grandioso film di Sam Spiegel e David Lean.
Le illustrazioni sono state realizzate, per i paesaggi in cui Lawrence operò, da Raffaele Tomasulo.
Le immagini di Lawrence emergono dagli archivi storici.

DAL TESTO
“Avvolto dalle attenzioni e dal calore di una famiglia del tutto normale, Lawrence non sarebbe stato Lawrence e non avrebbe mai conosciuto l’Arabia e l’avventura di cui fu protagonista.
La scrittura di Lawrence e le sue opere confermano quest’impressione.
La solitudine come continua ricerca, l’azione dinamica in sé e per sé, per ciò che vale, ricerca che conduce all’innamoramento con la morte e a sfiorarla, a provocarla sino a possederla come atto terminale dell’esistenza.
Di esempi simili la storia delle lettere non è certo povera.
Nella vita di Lawrence non c’è presenza femminile: “Le donne? Alcune mi sono simpatiche ma non comprendo il gran parlare che si fa intorno al sesso che è una cosa tutta esteriore, come i capelli rossi, e altrettanto poco fondamentale…”.
Lo scrive in una lettera a E. Thurtle, citata da Boccazzi.
Elementi sufficienti perché fosse attribuita a Lawrence una tendenza “diversa”, basandosi anche sul fatto che Lawrence, per i modi gentili, i tatti eleganti, gli occhi soprattutto, avesse fatto sognare qualche suo compagno, già ad Oxford.
Simpatia, cameratismo, ma da ciò ad andare oltre ce ne corre. Era asessuato, ignaro del sesso.
E non ne faceva mistero preso dai suoi sogni e dalle imprese ricordando le quali scrisse poi I sette pilastri della saggezza.
“…Tutti gli uomini sognano, ma non allo stesso modo. Coloro che sognano di notte nei ripostigli polverosi della loro mente, scoprono, al risveglio, la vanità di quelle immagini; ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi, perché può darsi che recitino il loro sogno ad occhi aperti, per attuarlo. Fu ciò che feci. Intendevano creare una Nazione nuova, ristabilire un’influenza decaduta, dare a venti milioni di semiti la base sulla quale costruire un ispirato palazzo di sogni per il loro pensiero nazionale. Uno scopo così alto fece appello alla loro insita nobiltà di sentimenti, e li indusse ad assumersi una generosa parte nella vicenda. Ma, quando vincemmo, fui accusato di aver messo in pericolo i profitti inglesi sui petroli della Mesopotamia, e d’aver rovinato la politica coloniale francese nel Levante”.

L’AUTORE – Renzo Rossotti, giornalista e scrittore, è nato a Chieri (Torino) nel 1930.
Lavora per quotidiani e settimanali.
Ha avuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero.
Molte delle sue opere, pubblicate per lo più dalla Newton & Compton Editori, “raccontano” Torino.
Fra le altre, "Curiosità e misteri di Torino", "Storie, fatti e fattacci di Torino", “La guida insolita di Torino”, "Le strade di Torino", e il recentissimo Le piazze di Torino che si aggiunge al precedente "I Palazzi di Torino".
Per Fògola editori è autore del volume "Se c’era la luna" (Torino sotto le bombe).
Nel 1996, con il romanzo "Brivido a Torino" (L’uomo che vide Cecilia), diede avvio alla nuova collana “I gialli di Fògola” nella quale ha pubblicato "Il gatto sapeva tutto", "La valigia del mago", "Prendi la gatta rossa" e nel 2001, "Una civetta allo specchio". Nell’edizione Fògola-Pintore ha pubblicato "Torino, la magia del suo cielo", corredato dalle splendide fotografie di Enzo Isaia.
Con Pietro Pintore Editore ha infine pubblicato "Un sogno nel ghiaccio, Isole a Nord".

Raffaele Tomasulo, nato a Torino nel 1952, appassionato di fotografia, documenta i suoi viaggi con diapositive che colgono scenari spesso unici ed irripetibili. Nella collana fotografica Voyage edita da Pietro Pintore, ha pubblicato i volumi Wadi Rum, un viaggio tra i meravigliosi scenari del deserto giordano e Un sogno nel ghiaccio Isole a Nord, Islanda Faröer Lofoten, dedicato alle stupende isole nordiche.

INDICE DELL’OPERA
– L’approccio con Leonard Woolley, l’uomo che scoprì l’arca di Noè
– Londra, da Agatha Christie a un giovane chiamato Lawrence
– Dai misteri dell’archeologia ai piani per la “Rivolta araba”
– Una veste di seta tutta bianca in un turbine di sangue e sabbia
– L’ultima avventura sulla moto e il piccolo uomo uscì di scena
– Le date di Lawrence d’Arabia e gli eventi di quegli anni

"PIEMONTE MAGICO E MISTERIOSO"
Newton Compton Editori (2006)
Una regione, il Piemonte, che si dischiude , anzi, si apre, come una scatola a sorpresa svelando segreti che ognuno, con meraviglia, scopre. Ciò avviene con il volume Piemonte magico e misterioso, di Renzo Rossotti, uno dei suoi molti libri ma, certamente, tra i più fortunati.
Dopo le prime edizione, del 1994, la ristampa del 2006, questa terza edizione offre non solo una nuova splendida copertina, ma un testo arricchi¬to, con nuove illustrazioni. o non crisi, ha pure la sua importanza.
Dopo l’inizio ambientato nei dintorni di Torino, con il “mago della Novelesa”, l’avventura della “maschera di ferro”, i Templari, la “Santa della Volvera”, il volume si sofferma sui segreti di Alessandria, con il Conte di Saint Germanin, l’oro di Valenza, sui misteri dell’Asti¬giano (la Dania a Mombercelli), il Cuneese, Novara e i laghi, il Vercellese e, infine, un caleidoscopio, con nanerottoli, fate, abitanti del mondo invisibile, soffermandosi sui Sacri Monti, con abbondanza di elementi per chi ama l’esoterismo e il mistero, per tanta gente, insomma, a giudicare dal successo di un libro che ha conquistato un crescente numero di lettori da una edizione all’altra.

"I PONTI DI TORINO"
Curiosità, storie, eventi e personaggi sulle sponde dei fiumi che attraversano la città. (2007)
Ricca di fiumi - il Po, il maggiore fiume d'Italia, la Dora opulenta, la Stura vigorosa, e il Sangone -, Torino è altrettanto ricca di ponti.
Ognuno di essi racconta la propria storia, che ha origine talvolta ben prima dell'epoca romana e giunge a oggi dopo aver conosciuto inondazioni, distruzioni belliche, crolli e ricostruzioni.
Accanto ai ponti una lunga teoria di personaggi, di eventi che sono parte del tessuto della città: le Società nautiche lungo le rive del Valentino, i barcaioli, i pescatori, i pittori che da un simile scenario trassero ispirazione.
Ponti di legno, poi di ferro, di pietra, quindi di cemento armato: l'iniziativa di Napoleone per dotare Torino di un ponte solido, l'aiuto del Papa che contribuì alle spese, l'epopea dei Savoia, le feste sul fiume per accogliere visitatori illustri, le grandi Esposizioni allestite nel verde del Valentino in riva a Po.
Ed ecco i ponti e i fiumi nel racconto di personaggi che, in differenti epoche, sostarono a Torino e ne lasciarono un giudizio, talvolta lusinghiero.

"TORINO GIALLA E NERA" (2008)
Torino e il Piemonte sono stati sfondo di clamorosi casi di cronaca nera, dai tempi più remoti - quando sicari eretici trucidarono l'inquisitore (1365) sino a oggi, con vicende ancora palpitanti di attualità, come il crimine mostruoso di Erika e Ornar, nel 2001.
Un caleidoscopio di vicende giudiziarie che suscitarono scalpore: quella che nel 1902 ebbe protagonista, a Roma, Linda Murri, poi processata a Torino con i complici, e quella interminabile del diplomatico Ettore Grande, accusato di avere ucciso nel 1938 la moglie a Bangkok.
Nello scenario torinese si affacciarono "mostri", come il folle che rapiva le bambine per trascinarle nei sotterranei di antichi palazzi, criminali che fecero a pezzi le vittime, il pazzo che nel 1956 in un ospedale trucidò una suora.
Non mancano vicende entrate nell'immaginario popolare, come il delitto di Rosa Vercesi (1930), la strage di Villarbasse (1945), le sanguinose rapine della banda Cavaliere, l'inafferrabile "Diabolik" (1958), episodi che ispirarono pure il cinema noir con film girati a Torino da registi quali Lattuada, Lizzani, Monicelli, Soldati e il mago dell'horror Dario Argento, attratto dall'atmosfera che nel 1960 aveva affascinato Rene Clair e Hitchcock.

"I FANTASMI DI TORINO" (2009)
Il lato più oscuro, misterioso e inquietante di una delle città più eleganti d’Italia alle inquietanti.
Fra le ombre lunghe della Torino più antica pare quasi inevitabile non pensare a inquietanti presenze. Torino è la città in cui nacque nel 1856 la prima società spiritica italiana a cui aderirono anche alcuni membri del Parlamento.
Da essa si sviluppò nel 1863 la Società Torinese di Studi Spiritici.
Era l’epoca in cui il conte Cavour, morto nel 1861, colloquiava dall’aldilà con Massimo d’Azeglio.
Tra gli studiosi affascinati da questi eventi, ricordiamo un positivista come Cesare Lombroso che se ne occupò lasciando stupefatto l’intero ambiente scientifico.
Lombroso a Torino era stato “perito” nel clamoroso processo ad alcuni magnetizzatori che si servivano delle sonnambule per truffare i clienti.
In quegli stessi anni esplodeva il mercato delle fotografie scattate a presunti fantasmi durante le sedute spiritiche, che anticipava la pratica, molto più tarda, di registrare presunti messaggi dall’altro mondo.
Non manca, quasi a conclusione di questa sciarada esoterica, la mappa delle case in cui sarebbe stata notata la presenza di inquilini invisibili.
Mentre il lettore si avvia a scoprire i segreti della quarta dimensione, si dischiude un mondo che arriva da molto lontano e supera i confini della Torino positivista, per proiettarsi verso un orizzonte imprevedibile e sconvolgente.

"SINDONE DESTINAZIONE TORINO, VIAGGIO AL CENTRO DEL MISTERO" (2009)
Scritto in collaborazione con altri autori: Laura Audi, Katia Bernacci, Francesco Cordero di Pamparato e Andrea Vico.
Il Lino, che avrebbe avvolto per tre giorni Gesù nel sepolcro, ha ispirato questo saggio, che muove dalle origini più remote a oggi, in un avventuroso percorso, con i vari studi e ricerche scientifiche a cui è stato sottoposto.
Il più noto oggetto sacro di tutto il mondo conosciuto è custodito nella città di Torino, quale ne è il motivo, quale viaggio misterioso ha compiuto la Sindone per arrivare a noi, chi l'ha protetta nei secoli?
Ci fu un intervento dei Templari?
Cinque autori partono da diversi punti di vista e si confrontano con la storia appassionante di un grande enigma. Il lato più oscuro, misterioso e inquietante di una delle città più eleganti d’Italia.
La Sindone è pure presente in numerose opere di Rossotti su Torino, considerata spesso come talismano da cui i Savoia tendevano a non separarsi mai. Il Lino appartiene ora alla Santa Sede.

"TORINO EDIZIONE STRAORDIARIA.
Briciole di storia, vicende ed intrecci segreti" - Accademia Vis Vitalis (2011)
Una storia in briciole, episodi di cronaca spicciola e sconosciuta riuniti sino a comporre un caleidoscopio di eventi e personaggi.
Un libro che ci parla del passato e del presente, delle case chiuse di Torino, del cane di Garibaldi, del linguaggio della "mala" dell'ottocento, della nascita della Fiat, dello spiritismo e dell'extraterrestre che approdò nella nostra città nel 1973.
Vicende che hanno per sfondo Torino e di cui si occuparono giornali, servizi segreti e televisioni e che oggi non si ricordano più ma che hanno fatto molto parlare, soprattutto tra le strade e i palazzi barocchi, serpeggiando per i giardini e di bocca in bocca, a volte rubando un sorriso, a volte creando stupore e un po' di invidia nell'ascoltatore casuale.
Una storia dietro le quinte, dunque, che si viene di pagina in pagina rivelando per quello che è: una "Edizione Straordinaria".

"LE STRADE DEL MISTERO DI TORINO" (2011)
Torino, città spesso definita "magica", quasi ogni via ha una propria storia da raccontare, soprattutto nei quartieri più antichi, nei crocicchi sopravvissuti alle distruzioni di guerre e a non poche ristrutturazioni.
Il mistero esce da androni, taluni ancora con portoni lignei chiodati, e cortili che, nella struttura attuale della città, paiono scenari fuori dal tempo, quasi immaginati come fondali di quella storia, tramandata oralmente, sfumata in leggende metropolitane, che si stenta ad accettare pur scandagliandone le più lontane radici: gli assedi, le terribili pestilenze, gli untori, le esecuzioni, prima con la forca poi con la ghigliottina.
Storia minima che compone un affascinante mosaico: Torino "bianca", con i suoi santi, le sue chiese, custode della Santa Sindone, Torino "azzurra", sabauda, con i duchi, i principi, i suoi re, Torino "rossa", culla del primo socialismo, Torino "nera", affollata di casi misteriosi e di delitti finiti rapidamente in archivio, senza un colpevole, senza una soluzione logica.
Città forse unica, ricca di chilometri di portici come nessun'altra al mondo, una città fitta di misteri nella quale Melville, quello della balena bianca, restò stupefatto quanto Champollion, estasiato davanti alle statue dei faraoni egizi.

"UN TOPO NEL FIASCO" (2012)
Nel silenzio della notte si profila un inatteso thriller dai contorni internazionali.
Parole, apparentemente senza senso, s'accendono come impazzite sul computer.
Messaggi indecifrabili fanno tuttavia presagire un pericolo incombente. Come nei precedenti romanzi di Renzo Rossotti, Torino è lo sfondo che offre al lettore qualche cosa che sulle prime è difficile da decrittare.
"Un topo nel fiasco", all'alzarsi di un sipario che ognuno può immaginarsi, lascia scorgere un venditore di giocattoli, prigioniero di un "sogno" ossessionato dall'idea che qualcuno glielo possa sottrarre.
L'azione si sposta d'un tratto sulla Costa Azzurra, a Nizza, inquadrando un personaggio femminile che sprigiona fascino sin dalla sua prima comparsa.

"TORINO NOIR. CRIMINI E MISFATTI DELL'800 SABAUDO" (2014)
Ebbe a scrivere un critico d'arte illustre, Marziano Bernardi: "L'autentico volto di Torino non si svela che a chi ne ricerca e avvicina la storia".
Renzo Rossotti, giornalista e scrittore, si è molto occupato della storia della nostra città e con uno stile particolare ed avvincente, ci accompagna in un viaggio nel passato, in quell'800 di crimini e misteri oramai dimenticati.
Vi invitiamo a leggere con noi la storia noir della nostra Torino, narrata attraverso i suoi avvenimenti più drammatici e le vite delle persone che, ormai scomparse, in questa città hanno vissuto, amato e a volte sono state vittime o autori di fatti cruenti, o semplicemente di episodi stravaganti che lo scrittore Renzo Rossotti ha riportato alla ribalta.


da www.lastampa.it
"Addio a Rossotti, il gentleman dei libri"
di GIORGIO BALLARIO

TORINO, 7/12/2014
Ancora pochi giorni fa lo si poteva incontrare nel suo bar preferito, il caffè Platti di corso Vittorio, mentre sorseggiava la sua quotidiana coppa di champagne.
Renzo Rossotti, giornalista e scrittore torinese che ha attraversato più di mezzo secolo di storia cittadina, morto ieri a 84 anni, era considerato un vero gentleman della carta stampata.
Nel corso della sua lunga carriera, cominciata negli anni Cinquanta, aveva lavorato per il quotidiano Piemonte Sera, per Stampa Sera (fino alla chiusura, nel 1991) e per il settimanale Panorama.
Liberale e monarchico, Rossotti era un fervente ammiratore della Corona britannica e, non a caso, si era occupato spesso di nascite, funerali e matrimoni delle famiglie reali d’Europa, fino ad essere uno dei pochi italiani invitati alle nozze del principe Carlo con Lady Diana.
Durante la sua cinquantennale attività, il giornalista aveva incontrato e intervistato personaggi molto celebri: da Brigitte Bardot a Charlie Chaplin, da John Lennon a Salvador Dalí, da Walt Disney a Duke Ellington. L’ultima regina d’Italia, Maria Josè, proprio a Rossotti rilasciò la prima intervista quando apprese di poter ritornare in Italia.
Ma oltre al giornalismo, la vita di Renzo Rossotti è stata attraversata da altre due grandi passioni: i libri e i francobolli. Cominciò a muovere i primi passi nel mondo editoriale con la storia due importanti corpi di polizia, Fbi e Scotland Yard; poi esplorò soprattutto tematiche locali buttandosi a capofitto su due fortunati filoni: i gialli e i volumi sulla Torino magica ed esoterica.
E gli ultimi suoi libri, usciti proprio quest’anno - «Torino noir. Crimini e misfatti dell’800 sabaudo» e «Curiosità e misteri di Torino» - in qualche modo ben riassumono i principali interessi letterari di Rossotti.
In totale, comunque, i volumi firmati dallo scrittore-giornalista che amava Londra e la monarchia sono circa sessanta.
Alcuni dei quali pubblicati dagli amici Mimmo e Nanni Fogola, il librai-editori che fino a pochi mesi fa hanno gestito la celeberrima libreria «Dante Alighieri» di piazza Carlo Felice.
Ma Rossotti era anche un esperto filatelico, amico personale di Alberto Bolaffi e per molti anni curatore di rubriche sulle riviste specializzate come «Il collezionista».



I suoi libri su