"Il mito di Jung" di M.L. von Franz
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"IL MITO DI JUNG"Autrice Marie Louise von Franz 24,70 invece di 25,00 euro |
Traduzione di Elena Schanzer, Aurigemma Luigi
È necessario che «la ruota del tempo compia ancora un certo numero di giri perché la massa cominci a comprendere
quello che Carl Gustav Jung intendeva dire».
Il pronostico di questo saggio risalente al 1972 si è avverato alla lettera, e la sua lungimiranza va estesa anche alla
posteriore accoglienza da parte della psicologia accademica, che allora sospettava in Jung solo il mistico «confuso».
In effetti l’asincronia tra Jung e la propria contemporaneità percorre come un illuminante Leitmotiv le pagine della sua
allieva Marie Louise von Franz.
Non era facile per nessuno – lo riconosce – mettersi al passo della novità incarnata dal pensiero junghiano.
Inquietava e suscitava scandalo quel prendere così sul serio l'inconscio, con effetti tellurici sull'intera architettura
delle conoscenze umane. Ma chi, come lei, fin dalla giovinezza ha dato ascolto alle potenze psichiche si trova in una
prossimità ideale con il maestro, frequentato dal 1933, e ce lo mostra attraverso inquadrature che ancora oggi restano uniche.
Lasciandosi «guidare, per così dire, dalla melodia che fa da sfondo al mito interiore» di Jung, von Franz riesce in un’impresa per
nulla scontata: avvicinare i lettori, senza la gabbia di un ordine cronologico o di una trattazione sistematica, alle esperienze
numinose da cui era posseduto e allo smisurato sapere a cui attingevano.
Quell’avventura interiore ineguagliata, quel «mito» che assorbì il medico della psiche per tutta la vita, avrebbero sparso i loro
fermenti nella nostra cultura e l’avrebbero segnata nel profondo.