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Biografia di

 
“Non sono i nuovi continenti che occorrono alla terra, ma gli uomini nuovi!”

“La forza creatrice della natura vince l’istinto distruttore dell’uomo.”

“Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra.
Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola senza cadere...”


I suoi libri

Oltre a includere nei suoi romanzi i più recenti progressi scientifici del suo tempo, Verne ne anticipò molti altri, come i viaggi nello spazio o sotto il mare, diventando di fatto il fondatore della Fantascienza.
Studiò legge, ma presto decise di mettersi a scrivere. Il suo primo romanzo, "Cinque settimane in pallone" (1862) lo rese così famoso da spingerlo a cimentarsi in altre storie d'avventura fantastiche.
Inoltre, da recenti studi, emerge l'ipotesi che Jules Verne facesse parte della Massoneria e che nei suoi romanzi fossero nascosti i segreti tramandati solamente agli iniziati.
Ho preparato una pagina di approfondimento per indagare tale interessante ipotesi.

Jules Verne, (Nantes, 8 febbraio 1828 - Amiens, 24 marzo 1905), è stato uno scrittore francese.

Considerato oggi tra i più influenti autori di storie per ragazzi e, con i suoi romanzi scientifici, uno dei padri della moderna fantascienza, il successo giunse nel 1863, quando si dedicò al racconto d'avventura.
Tra le sue numerosissime opere, note in tutto il mondo, vi sono romanzi come:

"Viaggio al centro della Terra",
"Dalla Terra alla Luna",
"L'isola misteriosa",
"Ventimila leghe sotto i mari",
"Parigi nel Ventesimo Secolo",
"Il giro del mondo in ottanta giorni".

Alcuni di questi sono poi divenuti anche film di successo.

Con i suoi racconti ambientati nell'aria, nello spazio, nel sottosuolo e nel fondo dei mari, ispirò scienziati e applicazioni tecnologiche delle epoche successive. Verne è anche uno degli autori più letti in lingua straniera.

Jules Verne nacque l'8 febbraio 1828 nell'Île Feydeau, una piccola isola artificiale sulla Loira all'interno della città di Nantes, al numero 4 di Rue Olivier-de-Clisson, la casa di sua nonna materna, la signora Sophie Allotte de la Fuye. Figlio di Pierre Verne e di Sophie Allote de la Fuÿe, borghesi, Jules fu il primo di cinque fratelli.

 
Nel 1839, a 11 anni, fuggì di casa imbarcandosi su una nave diretta nelle Indie; il padre magistrato lo ritrovò immediatamente a Paimbouf.

La fuga nelle Indie era motivata dal desiderio di regalare a sua cugina Carolina, di cui era follemente innamorato, una collana di coralli.

Studiò retorica e filosofia al liceo di Nantes.
Scrisse dei poemi e due tragedie in versi.

Nella giovinezza Verne visse, per via della sua vocazione letteraria, un contrasto intenso con il padre, che avrebbe voluto che il figlio intraprendesse, come lui, la professione da avvocato, per cui, concluso il liceo, partì per Parigi dove portò a termine gli studi di giurisprudenza.

Nel periodo del suo arrivò a Parigi si sugguivano grandi disordini.
Cacciato nel febbraio Louis Philippe, venne ristabilito il governo provvisorio della Seconda Repubblica francese ed in città si alzarono di nuovo le barricate.
Nella capitale, oltre a stringere amicizie con molte persone in vista, trascorse molto tempo nei circoli letterari (dove ebbe modo di conoscere Alexandre Dumas) e nella Biblioteca nazionale, informandosi e documentandosi - trascrivendo una infinità di appunti - su casi scientifici e storici.
Jules Verne divora i drammi di Victor Hugo, di Alexandre Dumas, di Alfred de Vigny, la commedia di Alfred de Musset, ma ammette una preferenza per i due classici: Molière e Shakespeare.
L'influenza più forte in questo momento per il giovane scrittore è quella di Victor Hugo. Verne dice a Robert H. Sherard: "Ero nel punto più alto sotto l'influenza di Victor Hugo, molto appassionato di leggere e leggere i suoi lavori. A quel tempo, potevo recitare intere pagine della Madonna di Parigi, ma erano le sue opere a influenzarmi di più, ed è sotto questa influenza che all'età di diciassette anni, ho scritto una serie di tragedie e commedie, senza contare i romanzi."

Intorno al 1848 iniziò, assieme a Michel Carré a scrivere libretti per operette.

Per alcuni anni la sua attenzione si divise tra il teatro e il lavoro, ma alcune storie di viaggi che scrisse per il Musée des Familles gli rivelarono il talento per la scrittura di opere d'immaginazione.

Nel 1850 abbandonò definitivamente la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura. Scrisse commedie e tragedie per il teatro, sia pure con scarso successo (uno dei titoli che si ricorda è "Pailles rompues", Le paglie rotte).

Tramite la conoscenza di Alexandre Dumas figlio convinse Alexandre Dumas padre a rappresentarlo nel teatro di Dumas, Théatre Historique.

Altri scritti compaiono sul Musée des familles: "Les Premiers navires de la marine mexicaine" e "Un Drame dans les airs" nel 1851.

Nel 1852 Jules Verne divenne segretario del Théâtre Historique (vecchio nome del Théâtre Lyrique, ora Théâtre de la Ville), per poi passare all'Opéra-Comique.

Nel 1857 sposò Honorine Morel, una ricca vedova che gli garantì una discreta indipendenza economica.
Ma non fu un matrimonio molto felice.

All'età di trentacinque anni, nel 1862, intraprese la carriera di scrittore, carriera che continuò fino al 1905.
A tale anno risale anche la pubblicazione postuma di molti suoi lavori: sessantadue romanzi e diciassette racconti.
Il successo di Verne si dovette in gran parte all'editore Pierre-Jules Hetzel, il quale, dopo aver pubblicato nel 1863 un suo primo volume di racconti "Cinque settimane in pallone", gli propose un contratto di 20 anni con l'impegno di pubblicarne tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare l'impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.
Per i suoi "Viaggi straordinari" scrisse 62 romanzi e 18 novelle che tuttavia per la critica sono considerati un genere minore.
Il romanzo "Cinque settimane in pallone" era ispirato alle imprese pionieristiche dell'amico fotografo Félix Nadar (1820-1910), che nel 1863 aveva costruito un enorme pallone aerostatico, "Le Géant" ("Il gigante"); il fallimento del progetto convinse Nadar che il futuro dell'aeronautica sarebbe appartenuto ai mezzi più pesanti dell'aria, istituendo un'associazione per la loro promozione, della quale Verne era segretario.
Lo scrittore si ispirò all'amico Nadar per il personaggio di Michel Ardan del romanzo "Dalla Terra alla Luna" (1865).
Nel 1863 scrisse "Parigi nel XX secolo", che venne però rifiutato dall'Editore Hetzel e dovrà attendere 130 anni per essere pubblicato.

Infatti nel 1989 un pronipote di Verne fece aprire una vecchia cassaforte di cui si erano perdute le chiavi.
Si scoprì così il manoscritto dell'opera.
L'Editore Hachette lo ha pubblicato, poco convinto, nel 1994. In pochi giorni ne vennero vendute 200.000 copie.
Nel 1864 Jules Verne dedicò un tributo a Edgar Allan Poe (Edgar Poe et ses oeuvres).
Nel 1866 affittò una casa in una cittadina sull'estuario della Somme, Le Crotoy, dove comprò il suo primo battello, con il quale iniziò a navigare nel Canale della Manica e lungo la Senna.

Il 16 marzo 1867, in compagnia del fratello Paul, si imbarcò sul piroscafo GreatEastern (la più grande nave del mondo) a Liverpool, esperienza da cui ricavò il romanzo "Una città galleggiante" (1870). Nello stesso anno terminava uno dei suoi romanzi più famosi, "Ventimila leghe sotto i mari".
Nel 1873 pubblicò il romanzo "Il giro del mondo in ottanta giorni", grazie al quale l'anno successivo poté acquistare lo yacht Saint-Michel II.
Nel 1878 navigò da Lisbona ad Algeri sul Saint-Michel III.

Meticoloso nel lavoro di ricerca a tavolino, fra le sue molteplici attività letterarie e di viaggio Verne riuscì a trovare anche il tempo per completare un'opera geografica; raccolse inoltre dati scientifici sempre nel campo della geografia, della zoologia, della fisica, della chimica e della tecnologia: il suo indice a schede arrivò a comprendere più di ventimila voci.
Recentemente, nei depositi della Biblioteca municipale di Nantes è stato scoperto un inedito, composto da sei fogli autografi e datato 1869, parte di un'introduzione che Verne dedicava ai grandi esploratori della terra.

Nel 1872 su richiesta della moglie si trasferì ad Amiens, città natale della moglie. Ad Amiens oltre che diventare membro e poi direttore dell'Académie des Sciences, des Lettres et des Arts fece anche vita brillante.

Notevole fu anche la sua produzione di opere adatte al teatro, tra cui citiamo "Michele Strogoff" (Michel Strogoff - 1876), ambientato nella Russia dello Zar Alessandro II Romanov, opera più volte rappresentata al cinema da numerosi registi.

Nel 1886 iniziò per Verne quello che lui stesso indicò come il "periodo nero" della sua vita.
Si susseguirono le morti di persone molto vicine a lui, tra cui l'editore Hetzel. Tormentato dalla nevrosi, da una moglie bisbetica, da un figlio difficile che finirà in riformatorio, e da un nipote psicotico, Gaston, che tenterà di assassinarlo, Verne fu colpito da una paralisi alle gambe e finì la sua vita su una sedia a rotelle.
Tuttavia lo scrittore non perse la sua inventiva, ma certamente cambiò le tematiche dei suoi romanzi, che si fecero più complesse, più oscure e meno adatte ad un pubblico infantile, così come cambiò anche lo stile.

Ciò si nota in opere di questo periodo come "Robur il conquistatore" e "Il castello dei Carpazi".

Le opere successive al 1892 sono sempre più caratterizzate dal pessimismo e dall'amarezza di Verne per il genere umano, che sempre più spesso mise in guardia dall'uso malefico che può essere fatto della scienza (come in "Padrone del mondo", seguito di Robur, ormai reso folle dalla sete di potere).

Nel 1888 Jules Verne divenne consigliere comunale di Amiens.
Nel 1903 presiedette il gruppo degli esperantisti della cittadina francese.

Verne morì nel 1905 ad Amiens, a settantasette anni di età, ormai quasi cieco, sofferente di diabete e colpito da paralisi.
Ad Amiens trovò riposo nel Cimitero della Maddalena.

Molte sue opere, rimaste inedite, furono fatte pubblicare dopo la sua morte dal figlio Michel, in forma probabilmente riadattata.

(da wikipedia)

Le opere di Jules Verne al cinema





I suoi libri su