"Riflessioni di un maestro" di Ramtha
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"RIFLESSIONI DI UN MAESTRO
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Ramtha descrive la manipolazione genetica da parte di razze più avanzate e spiega come siano andate perdute le antiche
conoscenze circa le nostre vere origini e sostituite da ignoranza e superstizioni.
Le antiche scuole di saggezza hanno conservato queste conoscenze sacre per quelle generazioni future che fossero attrezzate e disponibili
ad accettarle.
Siamo Dei, Dei creatori d'infiniti universi, creatori della vita, della materia, dei nostri stessi corpi, ma ci siamo troppo innamorati
delle nostre creazioni, calandoci innumerevoli volte in esse, facendoci prendere dall'eterno gioco del perfezionamento dell'opera, nel
tentativo di migliorarne capacità e bellezza, fino a divenire vittime delle violente emozioni che tutto questo scatena, fino a restarne
succubi, dimenticando la nostra natura divina... la nostra immortalità, la nostra onnipotenza...
Ci siamo identificati coi nostri corpi, coi loro bisogni e le loro apparenti limitazioni, rinnegando il nostro eterno Sé e percependo
illusoriamente nella realtà separazione, diseguaglianza, squilibrio e limitazione.
Tutto questo ha generato paura, disperazione e morte e rabbia e violenza...
È ora di recuperare la nostra identità, è ora di ricordare la nostra storia, il nostro retaggio e la luce da cui proveniamo e di cui siamo
fatti.
È ora di ricordare che siamo quel Dio che ha voluto pensare se stesso, contemplandosi e così facendo ha scomposto il suo essere in
un'inconcepibile infinità di gocce di luce, ognuna dotata delle qualità della divinità e perciò capace di creare ed amare.
Noi siamo quelle gocce di luce...
Un'appassionante disamina della condizione umana, delle nostre ingenue credenze, illusioni e paure, che ci costringono ad un'esistenza
indegna e mortificante.