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Biografia di

 

Richard Wilhelm

"La conoscenza di questo movimento consente la conoscenza del futuro. Con un'immagine, se si comprende come l'albero si rinchiude nel chicco, si comprende il futuro sviluppo del chicco che diviene albero."

I suoi libri

Richard Wilhelm (Stoccarda, 10 maggio 1873 - Tubinga, 2 marzo 1930) è stato un orientalista, teologo e missionario tedesco, fu uno dei più importanti sinologi (studioso della civiltà cinese) di lingua tedesca.
È famosa la sua traduzione del classico cinese "Yi Jing".

Carl Gustav Jung, in "Ricordi, sogni e riflessioni" dice di lui:
«Wilhelm ebbe la rara fortuna di conoscere in Cina uno dei saggi della vecchia scuola espulso dalla rivoluzione. Questo vecchio maestro, di nome Lau Nai Suan, lo iniziò alla comprensione della filosofia cinese e della psicologia dell'Yi Jing. Alla collaborazione di entrambi noi dobbiamo l'edizione dell'Yi Jing con gli importanti commenti.
Introdusse in occidente questa notevole opera dell'oriente in modo vivo e a tutto tondo. Mi pare che l'edizione di questa opera sia uno dei lavori più importanti di Wilhelm. Giunto alla chiarezza e alla comprensione delle sue attitudini spirituali occidentali mostra nei commenti al Yi Jing un adattamento alla psicologia cinese che non ha paragoni.»


Biografia
Richard Wilhelm, nato nel 1873 a Stoccarda, era figlio di un mastro vetraio originario della Turingia.
All'età di nove anni perse il padre, « che era come una luce soave negli anni della mia infanzia », la madre e la nonna si occuparono della sua educazione.

Nel 1891 intraprese lo studio della teologia a Tubinga. Dopo aver preso gli ordini nella collegiata di Stoccarda fu vicario a Wimsheim nel 1895 e a Bad Boll nel 1897.
Qui incontrò Christoph Friedrich Blumhardt, che nei suoi ultimi anni allentò lo stretto vincolo con la Chiesa evangelica sentendosi attirato verso la questione sociale e la socialdemocrazia, fu un incontro decisivo per la vita del Wilhelm.
Nel 1899 si fidanzò con la figlia di Blumhardt, Salome.

La colonia tedesca di Kiao-Ciao
Nello stesso anno Wilhelm partì come missionario per l'Impero cinese. Dopo il matrimonio con Salome, celebrato nel 1900 a Shanghai, arriva in quella che era la concessione tedesca di Kiao-Ciao (l'attuale Tsingtao o Quingdao) nella provincia dello Shandong.
Là studiò dapprima cinese lavorando come parroco e pedagogo, fondando tra l'altro una scuola tedesco-cinese.
Durante la sua attività come pedagogo, poté studiare gli eruditi del curriculum cinese classico, e ciò approfondì la sua conoscenza della cultura e della storia cinese, questo favorì soprattutto il suo studio dei documenti dei classici dell'antichità.
Per i suoi meriti nella educazione, l'imperatore cinese gli conferì il «distintivo di quarta classe » legato al titolo « Dautai».
Durante la guerra russo-giapponese 1904-1905, le cui conseguenze si fecero sentire anche a Qingdao, proseguì il suo lavoro e fece un primo rientro in patria con la moglie e i tre bambini solo nel 1907.
Nel 1908 Richard Wilhelm partì per la seconda volta per la Cina.
Di nuovo nel 1911 rientrò in Germania per motivi di salute ma per poco tempo; già un anno dopo ritornò di nuovo a Qingdao.
Quando scoppiò la prima guerra mondiale la piazzaforte tedesca venne assediata dalle truppe sino-britanniche in quello che fu l'Assedio di Tsingtao, che portò alla resa della guarnigione austro-tedesca.
Wilhelm poté quindi portare avanti il suo lavoro alla scuola e alla parrocchia di Qingdao solo con grandi difficoltà
Nell'estate del 1920 Wilhelm terminò la sua attività missionaria ventennale e tornò in Germania, ancora provvisoriamente.
Dal 1922 al 1924 Richard Wilhelm lavorò come consulente scientifico della legazione tedesca a Pechino, in questo periodo insegnò alla Università di Pechino.

Ritorno in Germania
Nel 1924 fu nominato professore onorario della cattedra di Storia cinese e di Filosofia cinese, cattedre istituite da poco a Francoforte, nel 1927 divenne professore ordinario.
Dopo il suo ritorno in Germania, Wilhelm divenne il «ponte culturale tra la Cina e l'Europa». Era in relazioni amichevoli con molto grandi eruditi e filosofi del suo tempo.
Tra i suoi amici si contano: Albert Schweitzer, Hermann Hesse, Martin Buber, Carl Gustav Jung, Graf Keyserling e il filosofo indiano Tagore, questo solo per citare i più importanti.
Lo studio della cultura cinese impresse così a fondo Wilhelm tanto da fargli dedicare il suo tempo esclusivamente alla sinologia.
Richard Wilhelm si oppose alla visione eurocentrica della cultura cinese.
Egli era pieno di ammirazione per i cinesi e per la cultura cinese e si impegnò per uno scambio fra le culture.
Per questo si ritirò sempre più dall'attività missionaria per concentrarsi sulla sinologia.
Vedeva l'attività missionaria in modo sempre più critico:
«Per me è un conforto, che come missionario io non abbia convertito neppure un cinese».

Dobbiamo a Richard Wilhelm la traduzione e, quindi, la preziosa saggezza dei seguenti libri di origine cinese:
•   "Il segreto del fiore d'oro",
•   "I CHING, il libro dei mutamenti".

Fonti: Wikipedia




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