"La voce delle pietre" di Robert M. Schoch
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"LA VOCE DELLE PIETRE"Chi ha costruito davvero la Sfinge? Autori: Robert M. Schoch Robert Aquinas Mcnally 8,50 euro |
Una ventina di milioni di anni fa, un meteorite del diametro di circa un chilometro, che pesava intorno ai due miliardi di tonnellate,
colpì l'isola di Devon, nell'Artide settentrionale canadese, con una velocità superiore agli ottantamila chilometri orari.
L'Haughton Astrobleme, il cratere del diametro di venti chilometri scavato dall'impatto, si colmò d'acqua formando un lago, i
cui sedimenti trasformarono in fossili i resti degli animali e delle piante che vi vivevano.
Sono stati questi fossili a portare sul campo Robert M. Schoch, geologo e paleontologo appena uscito dall'Università di Yale,
affascinato dalle lacune che la nostra conoscenza della Terra presenta. Eventi catastrofici quali le collisioni della Terra con
oggetti spaziali sono solo una delle cause potenziali dei cambiamenti che si sono verificati nei quattro miliardi e mezzo di vita
del nostro pianeta: vi sono anche i movimenti delle zolle continentali, le eruzioni vulcaniche e i terremoti.
Non si potrebbe pensare che la Terra, anticamente, ruotasse intorno a un asse diverso da quello attuale?
O che la costruzione della Grande Sfinge di Giza risalga a migliaia di anni prima del 2500 a.C.?
La voce delle pietre affronta queste e altre domande fondamentali, suggerendo ipotesi affascinanti: la retrodatazione della Sfinge
implicherebbe spostare gli inizi della civiltà umana in tempi più remoti di quanto sia stato accettato fino a oggi.
È in questa direzione che Schoch e McNally analizzano le leggende tradizionali sulla scomparsa e la localizzazione dell'Atlantide,
di Lemuria e di altre città perdute o recentemente scoperte, come il Monumento di Yonaguni nel mar Cinese orientale.
Editore Net Reimanders
Pubblicazione Giugno 2005
Pag 318