"I viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift
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Gulliver è un uomo spinto a viaggiare dalla sete di avventura.
Un destino capriccioso lo accontenta e lo porta a conoscere le popolazioni più strane.
I microscopici abitanti di Lilliput e i giganteschi cittadini di Brobdingnag, con le loro stravaganti usanze, sono le bizzarre creature
rimaste nella fantasia di generazioni di lettori.
E' un romanzo che coniuga fantasia e satira in un'allegoria dell'Inghilterra e della Francia settecentesca nonché nell'animo umano, scritto
sotto pseudonimo da Jonathan Swift.
Scrivendo sotto il nome di Dr. Lemuel Gulliver, Swift faceva il resoconto di alcuni viaggi presso strani popoli, imitando (e parodiando) lo
stile del resoconto di viaggi avventurosi che era comune in quel periodo in uno dei più celebri viaggi immaginari della letteratura.
Il libro fu pubblicato pochi anni dopo lo straordinario successo del
"Robinson Crusoe" di Daniel Defoe e ottenne
popolarità come libro destinato ai bambini.
In realtà il libro è una feroce critica alla società e al comportamento umano del tempo: ognuno dei viaggi diventa il pretesto per irridere,
di volta in volta, il sistema giudiziario, i meccanismi del potere, la politica, la pretesa razionalità, i vizi e i comportamenti dei suoi
contemporanei, l'assurdità delle convenzioni sociali, l'irrazionalità della guerra con gli svariati interessi e motivi che la causano
(interessi economici, conflitti dinastici e religiosi, dispute politiche, interessi personali o di potere, ecc.).
L'editore londinese Benjamin Motte, che ricevette la prima parte del manoscritto da un certo "Richard Sympson" nell'agosto del 1726,
ne pubblicò la prima edizione - in 2 volumi - il 28 ottobre dello stesso anno.
Il testo era stato però sottoposto dal Motte a numerosi adattamenti e omissioni, nel timore che i lettori e le autorità inglesi
potessero ritenerlo "troppo audace".
Perciò, tramite gli auspici dell'amico Charles Ford, nel maggio del 1727 venne pubblicata, sempre dal Motte, una "edizione corretta"
che teneva conto di alcune delle oltre 50 osservazioni sollevate dall'autore, ma non di quelle di carattere sostanziale.
Ad esempio, non era stato rimosso l'inserimento spurio dell'elogio della regina Anna nel Capitolo VI della Parte IV, teso a
bilanciare il feroce "attacco al Primo ministro" che lo precede, un attacco ben poco mascherato alla politica inglese contemporanea.
La versione curata da Ford, più fedele alle intenzioni di Swift, venne pubblicata nella sua interezza solo nel novembre del 1734
(anche se il frontespizio porta la data del 1735) a Dublino, nel terzo volume delle Opere di Swift edite da George Faulkner.
Per quanto lo stesso Swift avesse rivisto e ritoccato personalmente il testo, aggiungendovi anche una prefazione per
versione del 1726.
Tra le rappresentazioni cinematografiche de "I viaggi di Gulliver" voglio mettere in evidenza la miniserie TV dal titolo originale
"Gulliver's Travels" prodotta nel 1996 negli Stati Uniti d'America e nel Regno Unito.
Con la regia di Charles Sturridge, l'opera si sviluppa in 2 puntate di 93 minuti ciascuna, andata in onda in prima visione assoluta
sul canale televisivo statunitense NBC il 4 febbraio 1996.
Successivamente, sempre nel 1996, è stata mandata in onda nel Regno Unito, in Germania, in Portogallo, in Francia, in Svezia, in Finlandia.
In Italia è stata trasmessa su Canale 5 tra il 24 e il 27 novembre 1996.
La produzione della miniserie ha richiesto un uso massiccio di effetti speciali. La Jim Henson's Creature Shop si occupò della creazione
di diverse CGI e anche della creazione di protesi per gli Yahoo.
Il produttore Duncan Kenworthy dichiarò che il progetto era in via di sviluppo mentre Jim Henson era ancora in vita e che per lui la
cosa più importante era quella di adattare tutto il libro.
Le riprese si sono svolte nel Regno Unito e in Portogallo, nella sala della biblioteca del Palazzo Nazionale di Mafra.
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Naturalmente, la miniserie ha come protagonista "Lemuel Gulliver" impersonato dall'attore Ted Danson ed è conosciuta per essere uno dei pochi
adattamenti del romanzo di Swift a seguire tutti e quattro i viaggi del protagonista.
Il cast degli interpreti è veramente eccezionale:
• Ted Danson: Lemuel Gulliver
• Mary Steenburgen: Mary Gulliver
• Tom Sturridge: Tom Gulliver
• James Fox: dottor Bates
• Ned Beatty: Grultrud
• Annette Badland: moglie di Grultrud
• Warwick Davis: Grildrig
• Peter O'Toole: Imperatore di Lilliput
• Phoebe Nicholls: Imperatrice di Lilliput
• Edward Fox: generale Limtoc
• Robert Hardy: dottor Parnell
• Omar Sharif: governatore
• Nicholas Lyndhurst: Clustril
• Edward Woodward: Drunlo
• John Standing: ammiraglio Bolgolam
• Alfre Woodard: regina di Brobdingnag
• Geraldine Chaplin: imperatrice Munodi
• Ian Dunn: Alessandro Magno
La struttura narrativa della storia si sposta avanti e indietro nel tempo.
Gulliver racconta le sue avventure inizialmente alla moglie e
al figlio e successivamente alle persone presenti nel manicomio di Londra dove è stato ricoverato, ed attraverso alcuni flashback
vengono mostrate le immagini dei suoi viaggi.
La miniserie è fedele al romanzo, ma il finale è stato modificato per dare una conclusione più ottimistica alla storia.
Nel libro Gulliver è impressionato a tal punto dal paese utopistico degli Houyhnhnms che al suo ritorno in Inghilterra decide di
vivere nella stalla insieme ai suoi cavalli, mentre nella miniserie riesce a riprendersi da questa ossessione e si ricongiunge a sua
moglie e a suo figlio.
Riconoscimenti
Questa opera del regista Charles Sturridge ha ricevuto numerosi premi e nomination tra il 1996 e il 1997, vincendo tra gli altri
cinque Premi Emmy, un British Academy Television Awards e un Satellite Awards.
Fonti: Wikipedia