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"UNO STUDIO IN ROSSO"
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In questa storia si assiste al primo incontro avvenuto all'incirca nel 1881 tra Sherlock Holmes e John Watson, un ex medico militare
appena tornato dalla guerra in Afghanistan a causa di ferite alla spalla e al ginocchio.
Watson, parlando con il vecchio amico e collega Stamford, dice di essere in cerca di un alloggio a buon prezzo; al sentire ciò,
Stamford gli menziona allora Sherlock Holmes, che sta cercando qualcuno per dividere l'affitto di un appartamento al
221B di Baker Street.
Holmes svelerà a Watson il suo lavoro di consulente investigativo.
Subito dopo un postino consegna un messaggio da Scotland Yard su un recente omicidio...
Pubblicato nel 1887, "Uno studio in rosso" è il primo romanzo (di quattro) in cui compare a tutto tondo il personaggio di
Sherlock Holmes.
Affiancato dal medico John Watson, congedato dall'esercito per una ferita, l'investigatore inglese si contraddistingue per le straordinarie
competenze in chimica e anatomia e l'incredibile capacità deduttiva, messa in atto a partire da pochi particolari fisici o da dettagli
relativi all'abbigliamento.
"Uno studio in rosso" si incentra sul misterioso omicidio di un uomo, trovato morto in una casa con accanto un anello nuziale da donna e la
scritta "Rache" (vendetta, in tedesco) sul muro.
In questo primo romanzo sono già presenti quasi tutti gli elementi che renderanno immortale la figura di Sherlock Holmes: la città di Londra
avvolta in una nebbia fitta e impenetrabile, il compagno di avventure Watson, emblema del punto di vista dell'uomo comune, e chiaramente lui,
Holmes, che in breve tempo comincerà a vivere di vita propria, tanto da ispirare una sterminata produzione cinematografica
e televisiva.