"Streghe" di Lilli Gruber
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"STREGHE. |
Libere di decidere del proprio corpo, capaci di mantenersi, brave ad amare ma anche a stare da sole.
Così sono, o vorrebbero essere, le donne di oggi.
Le loro simili, nel Cinquecento, venivano bruciate come streghe.
E trent'anni fa hanno invaso le piazze d'Italia proprio al grido di "le streghe sono tornate" reclamando parità, divorzio, aborto.
Oggi i roghi sono spenti per sempre, e sono sfumati gli echi dei cortei.
Ma ci sono ancora diritti da chiedere.
Perché le donne rimangono la maggiore risorsa non sfruttata del nostro Paese: solo il 46,3 per cento lavora, guadagnando meno di un
pari grado maschio.
E sempre fuori dalle stanze dei bottoni: aule parlamentari, consigli di amministrazione, università.
Da Rita Levi-Montalcini a Gianna Nannini, da Rossana Rossanda a Luciana Littizzetto, quelle che ce l'hanno fatta raccontano qui
la storia delle loro personali "emancipazioni", le sfide e le lacrime, i sacrifici e i trionfi.
Fanno da contrappunto poche voci maschili, il timbro profondo del potere: da Camillo Ruini a Silvio Berlusconi e Walter Veltroni.
E si uniscono al coro le tante che combattono sul fronte della vita quotidiana: camioniste e avvocate, politiche e artiste.
Mamme in ospedale per partorire e altre costrette ad abortire.
È ascoltando le loro parole che Lilli Gruber raccoglie i fili di una rete femminile forse oggi sommersa o interrotta, per ricomporli
in un dialogo armonioso tra donne diverse ma simili, perché unite in una battaglia comune.