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Lilli Gruber
Professione giornalista
“A parità di capacità professionale, gli uomini dovrebbero davvero stare fermi un giro per cedere il passo a una donna.
È una questione di giustizia e intelligenza politica.
Oggi è impossibile gestire la complessità delle società globali senza il fondamentale contributo delle competenze femminili.”
I suoi libri
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da Wikipedia
Lilli (Dietlinde) Gruber (Bolzano, 19 aprile 1957) è una giornalista ed ex politica italiana.
Attiva come giornalista televisiva dai primi anni ottanta, lavorò per il TGR, il TG2 e il TG1, conducendo le principali edizioni
delle testate, ricoprendo anche il ruolo di inviata, seguendo per la Rai avvenimenti importanti come il crollo del muro di Berlino
e la guerra in Iraq.
Dal 2004 al 2008 è stata parlamentare europea, eletta dalla Lista Uniti nell'Ulivo, dimettendosi anzitempo per assumere nel
settembre 2008 la conduzione della trasmissione "Otto e mezzo", tuttora in onda su LA7.
I suoi incarichi parlamentari sono stati: Presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo, compreso lo Yemen,
Membro della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.
Nel corso della lunga carriera ha scritto diversi saggi e romanzi, pubblicati per Rai Eri e per Rizzoli:
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Questione socio-culturale
"Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone", Solferino, 2019,
"Inganno. Tre ragazzi, il Sudtirolo in fiamme, i segreti della guerra fredda", Rizzoli, 2018,
"Prigionieri dell'Islam. Terrorismo, migrazioni, integrazione: il triangolo che cambia la nostra vita", Rizzoli, 2016,
"Tempesta", Rizzoli, 2014,
"Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'impero e il fascismo", Rizzoli, 2012,
"Ritorno a Berlino. Il racconto dell'autunno che ha cambiato l'Europa", con Paolo Borella, Rizzoli, 2009,
"Streghe. La riscossa delle donne d'Italia", Rizzoli, 2008,
"Figlie dell'Islam. La rivoluzione pacifica delle donne musulmane", Rizzoli, 2007,
"America anno zero. Viaggio in una nazione in guerra con se stessa", Rizzoli, 2006, BUR, 2007,
"L'altro Islam. Un viaggio nella terra degli sciiti", Rizzoli, 2004, BUR, 2005,
"I miei giorni a Baghdad", Rizzoli, 2003,
"Quei giorni a Berlino". Il crollo del Muro, l'agonia della Germania Est, il sogno della riunificazione: diario di
una stagione che ha cambiato l'Europa, con Paolo Borella, Nuova Eri edizioni RAI, 1990,
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Figlia di Alfred Gruber, imprenditore di lingua tedesca proprietario di un'industria di macchine edili (la Tiger), dopo la
separazione dei genitori cresce a Egna, coi due fratelli maggiori, frequentando il liceo linguistico all'interno dell'istituto
delle suore Marcelline a Bolzano.
Frequenta a Venezia lingue e letterature straniere, svolge il praticantato giornalistico a Telebolzano e scrive per i quotidiani
L'Adige e Alto Adige, quindi approda in Rai, dapprima a Sender Bozen, il canale di lingua tedesca, poi, nei primi anni ottanta,
alla redazione di Bolzano del TGR Trentino-Alto Adige.
Sotto la guida di Antonio Ghirelli, nel 1986 passa al TG2 conducendo l'edizione di mezza sera del telegiornale e facendosi notare
per lo stile aggressivo e per la postura di tre quarti, atipica per un mezzobusto, solitamente inquadrato sempre frontalmente.
Avendo chiesto di fare l'inviato dall'estero, nel 1989 ha raccontato per la Rai i giorni che hanno portato al crollo del muro
di Berlino, raccontando la sua esperienza sul campo nel suo primo libro "Quei giorni a Berlino", pubblicato da Rai Eri e scritto
insieme a Paolo Borella.
Dal 1990 è passata al TG1, inizialmente occupandosi di politica estera, per poi condurre l'edizione principale delle 20, senza
però trascurare l'attività di inviata, andando spesso in territori coinvolti da conflitti, come le guerre jugoslave, la guerra in
Iraq (anche da questa esperienza ha tratto diversi saggi, pubblicati dalla Rizzoli) e gli attentati dell'11 settembre 2001.
Nel 1994 ha esordito come conduttrice presentando il programma giornalistico "Al voto, al voto!", proposta dalla Rai in occasione
della campagna elettorale per le elezioni politiche di quell'anno.
Nel 1997 ha ricevuto il Premio Alghero Donna. Ha collaborato inoltre con i quotidiani La Stampa e Corriere della Sera.
Sempre negli anni Novanta è stata attiva anche all'estero, conducendo nel 1996 il settimanale Focus TV, in onda sulla tedesca
ProSieben, e nel 1998 un talk show per SWF.
Per conto della CBS ha realizzato una intervista-ritratto all'attrice Sophia Loren.
Dopo aver denunciato la carenza di libertà d'informazione in Italia sotto il governo Berlusconi, nel 2004 ha lasciato la Rai per
candidarsi con la coalizione Uniti nell'Ulivo alle elezioni per il Parlamento europeo.
Capolista nelle circoscrizioni nord-est e centro, risulta prima degli eletti in entrambe, raccogliendo complessivamente oltre
1 milione e 100 000 voti.
La fase finale della campagna elettorale della Gruber è seguita da Caterina Borelli, che realizzerà il documentario Lilli e il
cavaliere - 10 giorni per battere Berlusconi.
Si iscrisse al gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo ed è stata presidente della Delegazione per le relazioni con gli
Stati del Golfo; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli
affari interni; della Delegazione per le relazioni con l'Iran.
Nel 2007, dopo un iniziale rifiuto a entrare nel Comitato promotore 14 ottobre del Partito Democratico, divenne membro della
Commissione per l'Etica, nominata dall'Assemblea Costituente Nazionale.
Nel settembre 2008 annunciò la conclusione dell'esperienza politica dimettendosi da eurodeputata, sei mesi prima della fine della
legislatura, rinunciando al diritto alla pensione.
Da allora è tornata all'attività giornalistica, conducendo dal 2008 la trasmissione Otto e mezzo su LA7.
Nel frattempo, ha proseguito anche l'attività come scrittrice pubblicando una trilogia di romanzi sulla storia della sua famiglia
e del Sudtirolo, ambientati tra il XIX e il XX secolo: "Eredità", "Tempesta" e "Inganno".
Nel 2016 è uscito il suo saggio Prigionieri dell'Islam.
Si è sposata a Montagna col giornalista francese Jacques Charmelot.
Dal 2012 (ad eccezione del 2014) partecipa annualmente alle riunioni del Gruppo Bilderberg in qualità di Editor-in-Chief and
Anchor “Otto e mezzo”, La7 TV.
Parla l'italiano, il tedesco, l'inglese e il francese.
I suoi lavori in Televisione e in Teatro:
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TG2 (Rai 2, 1986-1990)
TG1 (Rai 1, 1990-2004)
Al voto, Al voto! (Rai 1, 1994)
Focus Tv (Pro7, 1996)
60 Minutes (CBS, 1999)
Otto e mezzo (LA7, dal 2008)
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