Franco Mora è principalmente un pittore di murales e quadri naive. Ha illustrato anche molti libri soprattutto scolastici, e nel mio sito
propongo una vera chicca: "Ricettario Segreto del Lago Maggiore e d'Orta"
scritto con Elisa Tognasca.
La sua biografia è tratta da I muri raccontano, Pro-loco Azzinano
Franco Mora nasce a Guastalla (RE) il 27 gennaio 1949.
Vive e lavora a Viadana (MN) con studio in frazione Salina, Via Martelli, 21
Tel. 0375.85345 - Cell. 348/9329983 - email: francomorafm@libero.it
Franco Mora è, come si usa dire, figlio d’arte, anche il padre Berto, infatti, fu valente pittore ed inizia a dipingere nel 1973.
Si può ritenere uno degli esponenti più veri, più genuini della pittura naïve italiana, fra i più noti e ammirati per freschezza e originalità
inventiva su tutto il territorio nazionale.
Nei suoi dipinti racconta storie fantastiche, ricche di poesia e di partecipazione.
Mora è stato il fondatore, nel 1979, del G.I.M.N. (Gruppo Itinerante Murales Naïf) i cui intenti sono stati quelli di diffondere,
soprattutto dove era sconosciuta o quasi, l’arte ingenua, realizzando in molte cittadine dello stivale, decine e decine
di murales.
Dal 1993, sciolto il G.I.M.N., ha continuato a fare il globetrotter per l’Italia, eseguendo oltre 250 grandi murales, un pioniere in questo campo;
La "Franco MORAL’iniziativa" si è estesa e propagata in tutta Italia, tanto che numerosi mass media ne hanno parlato:
televisione nazionale, reti private, giornali, riviste.
Attraverso le sue opere ha saputo lanciare anche messaggi, entrare nel sociale, fare cultura.
Nel mondo scolastico sono state molte le esperienze con bambini delle scuole elementari e
materne, in gran parte d’Italia, con le quali si sono realizzati percorsi didattici all’insegna della fantasia, del colore e della
semplicità. Con i bambini si sono dipinti grandi pannelli e allestite mostre con le opere da loro realizzate.
Molti suoi dipinti sono stati inoltre usati come strumenti didattici nei libri di testo per le scuole elementari dalle
Case Editrici Minerva e Fabbri.
Ad avvalorare questo suo sistema didattico, nel 1993, ospite di RAI 1, nel Teatro Fellini di Cinecittà a Roma, in diretta
televisiva di quattro ore realizza un grande pannello murale, nella trasmissione televisiva “Telethon“, coadiuvato da bambini
colpiti da distrofia muscolare.
Proprio per effetto di queste prerogative Franco Mora è stato chiamato ad affrescare mega pareti di alcuni reparti ospedalieri.
Si chiama Cromoterapia, ovvero la ricerca della guarigione o di sollievo per chi soffre durante le cure, attraverso
i colori che possono aiutare i pazienti a superare così diversi stati d’angoscia.
Grazie ai suoi racconti colorati, i malati che entrano in queste strutture si trovano immersi in un mondo fiabesco, provando
al tempo stesso un senso di sollievo, togliendo sintomi di ansia e claustrofobia. L’arte, dunque, come funzione terapeutica.
Ha allestito mostre in tutta Italia ed all’estero, ottenendo sempre grande successo, grazie alle sue composizioni con personaggi
e paesaggi di un mondo fiabesco nel quale si vorrebbe vivere per dare corpo ai sogni di pace e di allegria che culliamo.
Nel 2004 gli viene conferita l’Onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, dal Presidente Azeglio Ciampi,
come riconoscimento per meriti artistici ed umanitari, acquisiti nel campo delle arti e della sua attività artistica svolta
spesso per fini sociali, filantropici ed umanitari.
Ed una grande conferma dei suoi tanti anni di attività costante, gli viene attribuita nel 2002 quando risulta vincitore
della Medaglia del Presidente della Repubblica (il più prestigioso premio per un pittore naïf) alla XXXV edizione del Premio
Nazionale delle Arti Naïves “Cesare Zavattini“ di Luzzara (RE).
Le sue opere si trovano presso i seguenti musei: