"Visitatori da altri mondi" di Jean Prieur
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"VISITATORI DA ALTRI MONDI"Autore Jean Prieur 15,20 invece di 16,00 euro |
Tutto finisce con la morte?
Esiste solo il mondo fisico in cui siamo abituati a vivere?
Esiste la vita dopo la morte?
Esistono mondi che interagiscono con il nostro?
Soltanto i nomi e i luoghi sono immaginari; le situazioni sono state realmente vissute,
le parole effettivamente pronunciate, le passioni provate ed i pensieri a tutti gli effetti concepiti, sia in questa
dimensione sia nell'altra.
I fatti narrati erano soltanto dispersi, nostro compito è stato quello di riunirli in un dramma e di incentrarliattorno ad alcuni
personaggi: René , Marianne e Fabrice.
René, giovane compositore che non ha ancora dato il meglio di se stesso, deve prematuramente abbandonare il mondo; Marianne sua moglie,
deve restarvici. Pazza di dolore, incapace di vivere senza di lui, tenta di suicidarsi.
René, che attraverso il velo che lo separa dalla nostra dimensione assiste a questa tragedia, ottiene dalle Potenze Supreme il permesso di
comunicare con lei e di inviarle dei segnali: ella ritrova così il coraggio di vivere.
Da parte sua René incontra nella psicosfera Fabrice, un amico più vecchio di lui che al pari di Virgilio lo condurrà attraversole immensità
della dimensione spirituale, più o meno trasparenti, più o meno felici.
La vicenda di Marianne e René e dei diversi personaggi, incarnati e non, non è frutto di invenzione fantastica, ma di ricordi e di
intuizioni.
Ricordi di comunicazioni ricevute dall'autore o da suoi amici, ricordi di esperienze spontanee, anticipazioni concernenti l'esperienza post
mortem, vissute da lui o da altri.
Intuizione di un universo parallelo che diventa sempre più comprensibile, di un mondo di anime dove la filosofia, la teologia, la scienza e
la poesia si riuniscono in una stupefacente convergenza.
Queste scene di vita immortale si collocano per lo più in quell'immensa dimensione che nelle nostre precedentiopere abbiamo chiamato Ade,
per fedeltà al Nuovo Testamento e alla filosofia greca, e che in questa sede preferiamo definire psicosfera, vale a dire sfera della
psiche disincarnata, perché spesso essa interferisce con la noosfera, la nostra realtà del mentale incarnato.
I quadri di una vita imminente (per tutti l'eternità comincerà domani) si succedono sia nelle condizioni e nei luoghi del riscatto e della
gioia, sia in quelli dell'odio e della dannazione.
La triplice grande suddivisione del cosmo invisibile (per noi ovviamente) resta sempre valida.
Ciò che non è più tale è la concezione dantesca in base alla quale l'inferno è raffigurato sotto forma di voragine, il purgatorio di
montagna e il paradiso di cielo.
Stati psichici infernali, del purgatorio e celesti sono delle realtà di volta in volta soggettive ed oggettive, concrete e simboliche.
Il processo è estremamente difficile da distinguere; da parte nostra abbiamo tentato, nel presente lavoro come in quelli che lo hanno
preceduto, di sciogliere il mistero delle proiezioni psichiche.
Questa caratteristica sostanziale del mondo spirituale è per molti un ostacolo difficilmente superabile.
Scene di vita che resta nondimeno umana - taluni potrebbero ritenerla anche troppo umana - appaiono ai nostri occhi rasentando talora il
comico.
Infatti la battuta di spirito esiste anche dall'altra parte ed è un aspetto che troppo poco rilevato.