"Il patto violato: vite interrotte" di Anne Givaudan
Messaggi dei suicidi al mondo dei vivi
In "Il Patto Violato: Vite Interrotte", secondo il metodo che le è familiare, ossia espandendo la coscienza oltre i confini del corpo,
Anne Givaudan ci riporta le testimonianze "di coloro che, dopo un passaggio sulla Terra che hanno vissuto come infinita disperazione, hanno
voluto raccontare la loro vita, il loro dopo-vita e, talvolta, la loro nuova vita".
Queste testimonianze ci riguardano tutti, che si sia depressi, tendenti al suicidio, oppure che si conoscono persone che lo sono o che hanno
attuato questo gesto estremo.
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Capire cosa succede "dopo" aiuta a rimettere le cose nella giusta prospettiva.
Capire che cosa spinge a togliersi la vita aiuta a riconciliarsi con chi lo ha fatto, passando dal giudizio alla compassione.
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In "Il Patto Violato: Vite Interrotte", Anne ci parla dei giorni bui, quando ci convinciamo che la vita si prende gioco
di noi, e che non siamo fatti per questo mondo.
E la mente si riempie di una sola idea ossessiva: fuggire da questa prigione, fuggire dalla vita... e nella disperazione
perdiamo di vista il fatto che la vita non finisce mai.