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Paulo Coelho "Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice." Paulo Coelho (Le cose che ho imparato nella vita) I suoi libri |
"Tutti i giorni, con il sole Dio ci concede un momento in cui è possibile cambiare ciò che ci rende infelici.
L'istante magico, quel momento in cui un "sì" o un "no" può cambiare tutta la nostra esistenza.
Tutti i giorni fingiamo di non percepire questo momento, ci diciamo che non esiste, che l'oggi è uguale a ieri e identico a domani.
Ma chi presta attenzione al proprio giorno, scopre l'istante magico: un istante che può nascondersi nel momento in cui, la mattina,
infiliamo la chiave nella toppa, nell'istante di silenzio subito dopo la cena, nelle mille e una cosa che ci sembrano uguali.
Questo momento esiste: un momento in cui tutta la forza delle stelle ci pervade e ci consente di fare miracoli."
(Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto, 1996)
Biografia
Paulo Coelho è nato a Rio De Janeiro il 24 agosto 1947 da una famiglia borghese di origini portoghesi, residente nel quartiere residenziale di Botafogo.
Coelho sin da giovanissimo mostra una vocazione artistica ed una sensibilità fuori dal comune.
Iscritto alla Scuola Gesuita San Ferdinando, mal ne sopporta le regole, soprattutto l'imposizione della preghiera, pur scoprendo qui la
propria vocazione letteraria: il suo primo premio letterario lo vinse infatti con un concorso scolastico di poesia.
Il suo rifiuto per ogni regola di comportamento che gli viene imposta lo porta a vivere enormi contrasti con i genitori, soprattutto con
la madre.
Sono loro che lo fanno ricoverare in un ospedale psichiatrico nel 1965 e nel 1966, convinti che le ribellioni del figlio siano da imputare
a una malattia mentale.
In un successivo ricovero, nel 1967, lo scrittore viene sottoposto a elettroshock in quanto, egli narra, era sua intenzione avvicinarsi
al teatro, allora reputato dalla borghesia brasiliana come una fucina di perversioni ed immoralità.
Dopo un breve periodo in cui si dedica agli studi di economia, per assecondare i voleri del padre, nel 1970 li abbandona per poi partire,
nei successivi due anni, alla scoperta del mondo per soddisfare il bisogno di esperienze - complice la sua completa immersione nella
cultura hippie del periodo - ma soprattutto per evitare il rischio di venire nuovamente internato.
L'incontro con Raul Seixas
Nel 1971 conosce Raul Seixas, poeta e cantante ribelle, di cui scriverà le presentazioni delle sue tre opere, pubblicate tra il 1973 e il
1976.
Come lui stesso riferisce, comincia in questi anni a dedicarsi alle arti magiche, spinto dall'angoscia esistenziale e dalla prospettiva
infelice «che un giorno tutto sarebbe finito».
Sedotto dalla possibilità di fabbricare un elisir di lunga vita che gli consentisse di prolungare la propria esistenza, si profonde nello
studio dell'alchimia, che si rivela tuttavia infruttuoso.
« Nel 1973, ormai disperato per la mancanza di progressi, mi comportai in maniera del tutto irresponsabile.
All'epoca, lavoravo per il Segretariato di Stato per l'istruzione del Mato Grosso e davo lezioni di teatro.
Decisi di impiegare i miei alunni in laboratori teatrali incentrati sul tema della Tavola di Smeraldo. Questo comportamento, in
concomitanza con alcune mie incursioni nell'area fumosa della Magia, mi portarono, l'anno successivo, a sperimentare sulla mia pelle la
verità del proverbio che dice: chi la fa, l'aspetti.
Mi crollò tutto intorno. Trascorsi i successivi sei anni della mia vita in un atteggiamento alquanto scettico per tutto quanto riguardav
l'area mistica. In questa sorta di esilio spirituale, appresi molte cose importanti: che accettiamo una verità solo quando prima l'abbiamo
negata dal profondo della nostra anima, che non dobbiamo sfuggire al nostro destino, e che la mano di Dio è infinitamente generosa,
malgrado il Suo rigore.»
(Paulo Coelho, dalla prefazione de L'Alchimista, 1988)
Con Seixas, intanto, si era unito alla Società Alternativa, organizzazione anticapitalista dedita anche a pratiche di magia nera,
pubblicando una serie di strisce satiriche a fumetti; questo lo porterà, nel 1974, ad essere arrestato dalla dittatura brasiliana, come
sovversivo.
Dopo l'incarcerazione ufficiale, Coelho ne subisce una ufficiosa: sequestrato dai militari, viene trattenuto in una caserma e qui torturato
per vari giorni, fino a quando non riesce a convincerli di essere pazzo, e viene pertanto lberato.
Profondamente segnato da quest'esperienza, abbandonerà l'attivismo politico e partirà nel 1977 con la prima moglie, per Londra.
Vi resterà un solo anno, per poi tornare in Brasile, dove trova un lavoro provvisorio presso un'altra casa discografica, finendo per
divorziare.
Per breve tempo resta sentimentalmente legato all'attrice Renata Sorrah.
Nel 1979 incontra una sua vecchia amica, Christina Oiticica, destinata a diventare la sua seconda moglie.
La conversione
Successivamente, nel 1981, nei Paesi Bassi venne in contatto con un maestro spirituale, da lui denominato "J", che cambia la sua vita e lo
riconduce alla religione cristiana.
Grazie a lui, nel libro "Il Cammino di Santiago" afferma di essere diventato membro di un gruppo cattolico denominato RAM (Regnus Agnus
Mundi), con "J" come suo Maestro.
L'esistenza del gruppo e il nome latino sono tuttavia incerti poiché i suoi libri ne sono l'unica fonte.
Sotto la guida di un esponente del gruppo di RAM intraprende quindi nel 1986 "Il Cammino di Santiago", un pellegrinaggio la cui rotta
risale al Medioevo.
Messaggero della pace
Nel settembre 2007, l'ONU ha nominato Paulo Coelho come il nuovo messaggero della pace a fianco della principessa giordana Haya, del
maestro argentino-israeliano Daniel Barenboim e della violinista giapponese Midori Goto.
L'annuncio è stato fatto durante la cerimonia di commemorazione della Giornata internazionale della pace nella sede dell'Onu a New York.
Lui ha detto: «Accetto questa meravigliosa responsabilità e mi prefiggo di fare il massimo per migliorare questa e la prossima generazione».
Tutti i messaggeri della pace sono presentati personalmente dal segretario generale delle Nazioni Unite, con base nel loro lavoro in campi
come l'arte plastica, la letteratura e lo sport e il suo compromesso con gli obiettivi dell'ONU.
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