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Guia Risari
"A tutti quelli che amano le storie e non si stancano mai di ascoltarle.
Grazie a loro, il mondo è decisamente più variopinto e vivibile."
"Grazie ai bambini che ho incontrato perché mi hanno fatto le domande più belle, serie e coraggiose della mia esistenza.
E grazie agli adulti che coltivano l'entusiasmo dei bambini come una pianta preziosa da cui, in effetti, proviene l'ossigeno
della mente umana"
I suoi libri
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Milanese di nascita e, più tardi, torinese di adozione, Guia Risari nel 1990 consegue la maturità classica presso il
Liceo Parini, per poi intraprendere gli studi di Filosofia morale all'Università, e laurearsi nel 1995 con una tesi su Jean Améry.
Contemporaneamente agli studi lavora come giornalista per l'Unità e come educatrice sociale; inoltre partecipa in qualità di volontaria
alla missione umanitaria presso il campo profughi di Klana.
Approfondisce quindi gli studi sull'antisemitismo attraverso il master in "Modern Jewish Studies" ("Studi ebraici moderni") conseguito
nel 1997 presso l'università di Leeds.
Dal 1998 trascorre un lungo periodo in Francia per continuare gli studi a Montpellier, a Tolosa ed a Parigi.
Tra il 1999 ed il 2008 si divide tra la Sorbona e La Sapienza di Roma. Nello stesso periodo lavora come bibliotecaria, docente,
traduttrice, giornalista, scrittrice e conferenziera, senza mai abbandonare il volontariato.
Nel corso del suoi soggiorni all'estero Guia mantiene sempre un forte legame affettivo con la famiglia, alla quale attribuisce il merito
di avere stimolato lo sviluppo della propria capacità dialettica.
L'autrice non di rado è traduttrice delle proprie stesse opere, che pubblica anche in lingue diverse.
Gli studi effettuati, il surrealismo, la sensibilità verso le minoranze, la stima per i bambini, vengono rielaborati attraverso la
scrittura, cui si dedica interamente a partire dal 2001.
La sua produzione letteraria, ad eccezione delle traduzioni e della saggistica, è costituida da scritti generalmente corredati da immagini
create di volta in volta da vari autori.
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dai colori di Elisa Macellari per "Il decamerino"
dai disegni di Cecco Mariniello per "Pane e oro" e per
"La macchina di Celestino",
dai collage di Marc Taeger per "Achille il puntino",
dalle illustrazioni a matita di Arianna Floris per "La porta di Anne".
"Il pesce spada e la serratura" è illustrato da Altan e richiama il gioco
surrealista dei cadaveri eccellenti.
"Il taccuino di Simone Weil" è corredato dalle illustrazioni di Pia Valentinis.
"La terre respire", con gli acquarelli di Alessandro Sanna, rappresenta "un inno alla potenza della natura";
"Le chat âme", illustrato da Ghislaine Herbéra, narra la storia di un gatto considerato come "animale-guida,
sorta di doppio ancestrale";
"Le Petit Chaperon bleu", con le immagini di Clémence Pollet, è una "versione surreale di Cappuccetto Rosso".
L'interazione fra scrittura e grafica, la cura dell'edizione, tipiche del libro d'artista, sono anche caratteristiche proprie del
surrealismo ed in particolare del surrealismo femminile.
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Analogamente sono elementi comuni alla produzione letteraria del surrealismo femminile il libro-oggetto, l'interdisciplinarità,
l'utilizzo della narrativa fiabesca popolata di creature magiche e di gatti considerati come alter ego, l'attenzione alla natura, il
ricorso all'immaginazione ed alla scrittura per contrastare le negatività ed i pregiudizi razziali.
I suoi libri:
I libri per bambini
In generale, gli scritti per l'infanzia di Guia Risari s'innestano nel nuovo modello letterario italiano del XXI secolo, tramite il
quale i bambini vengono sollecitati ad una lettura attiva e critica, incoraggiati a rielaborare la realtà in maniera creativa.
La bambina protagonista di "Pane e oro", ad esempio, riesce a superare la propria umile condizione con la fantasia, con il solo aiuto di
un foglio e di una matita.
"Achille il puntino", pubblicato anche in Spagna e compreso nell'elenco di titoli Nati per leggere, fornisce ai piccoli lettori gli
strumenti per scoprire nuovi mondi attraverso l'oralità, la lettura e la scrittura. Il punto infatti contiene in sé una pluralità di
significati e di immagini, che prendono vita e si trasformano. Attraverso metamorfosi successive, il punto permette di visualizzare
forme antropomorfe e sollecita i bambini a porre domande sul corpo umano, oggetto di curiosità e di mistero.
Il "potere salvifico della fantasia" contrasta perfino la realtà più tragica, come quella di Anna Frank, che
Guia Risari rivisita
attraverso "La porta di Anne", in cui la persecuzione degli Ebrei è narrata in maniera da restare impressa nella memoria dei bambini:
trasposizione creativa degli studi sull'antisemitismo, che qualche anno prima aveva dato i suoi frutti nelle opere di saggistica
dell'autrice.
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"La terra respira". 2020
"Una gallina in mongolfiera",
"Una gallina nello zaino",
"Mi chiamo Nako",
"Il taccuino di Simone Weil", illustrazioni di
Pia Valentinis,
"Il decamerino", illustrazioni di Elisa Macellari,
"La porta di Anne", illustrazioni di Arianna Floris,
"Il viaggio di Lea",
"Pane e oro", illustrazioni di
Cecco Mariniello,
"La macchina di Celestino", illustrazioni di
Cecco Mariniello,
"Achille il puntino", illustrazioni di Marc Taeger,
"Il cavaliere che pestò la coda al drago", illustrazioni di
Ilaria Urbinati,
"Il regalo della gigantessa", illustrazioni di Beatriz Terceño,
(FR) "La terre respire", illustrazioni di
Alessandro Sanna,
(FR) "Le chat âme", illustrazioni di Ghislaine Herbéra, Nantes,
"La coda canterina", illustrazioni di Violeta Lopiz, Milano,
"Gli occhiali fantastici", illustrazioni di Simone Rea, Modena,
(FR) "Le Petit Chaperon bleu", illustrazioni di Clémence Pollet,
"L'alfabeto dimezzato", illustrazioni di Chiara Carrer, Beisler,
(FR) "Je m'appelle Nako," illustrazioni di Magali Dulain,
(ES) "El vuelo de la familia Knitter",
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Fonti: wikipedia