"Mai piu' eroi in corsia" di Riccardo Iacona
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"MAI PIÙ EROI IN CORSIA. |
Riccardo Iacona ci porta dentro l'inferno della pandemia. Le cronache di questi mesi, dal 21 febbraio del 2020, quando improvvisamente con il paziente 1 di
Codogno scopriamo di avere il Coronavirus in casa, si mescolano alle voci e alle testimonianze struggenti dei protagonisti - dei medici di base e negli ospedali,
degli infermieri, dei parenti delle vittime -, ma anche alle analisi degli esperti, di chi aveva avvisato dei rischi e che non è stato ascoltato per tempo.
Perché, in fondo, le domande che ci perseguitano da mesi sono queste: c'è una quota di morti, di lutto e di sofferenza aggiuntiva, che dipende strettamente
dalle nostre responsabilità, da come ci siamo comportati e che ci saremmo potuti evitare?
Come mai i servizi sanitari delle Regioni colpite hanno agito in modo così diverso?
C'è qualcuno che ha fatto meglio degli altri, in Italia e nel mondo?
Quello che ne viene fuori non è semplicemente un atto di accusa verso il nostro sistema sanitario o verso le Regioni che si sono fatte trovare impreparate,
ma una riflessione attenta sulle fragilità strutturali e sulle indecisioni e le incurie della politica.
Fare i conti con tutto quello che ha funzionato e tutto quello che è andato storto significa non necessariamente additare dei colpevoli, ma cercare soluzioni
efficaci per il futuro. Perché ci potrebbe essere una seconda ondata e perché potremmo affrontare altre emergenze sanitarie.
E perché in un Paese che funziona bene l'eroismo dei singoli non basta. Non può bastare più.