Filippo Facci (Monza, 11 maggio 1967) è un giornalista italiano.
Giornalista e scrittore, ha iniziato la sua attività
professionale collaborando giovanissimo a L'Unità, a La Repubblica e poi approdando a L'Avanti, quotidiano del Partito Socialista Italiano,
dove da "abusivo" si occupò di seguire l'inchiesta su Tangentopoli cercando di fare da contraltare alle notizie che uscivano dalla Procura.
Sulla base dei suoi articoli l'Avanti! fu soprannominato "il gazzettino degli avvocati".
Dal 1994 ha scritto per Il Giornale, per L'Opinione, per Il Tempo sino a tornare a Il Giornale nel 1998 e curando una rubrica quotidiana
sulla prima pagina ("Appunto").
Collabora anche con Il Foglio, con Il Riformista e con Grazia.
Una sua rubrica su Il Domenicale, settimanale culturale di matrice cattolica edito da Marcello Dell'Utri, è stata soppressa per dissensi
con la direzione.
Per qualche anno, su Il Giornale e sul Foglio, ha scritto anche critiche e reportage di musica classica poi raccolti in un libro.
Ha partecipato alle trasmissioni Parlamento In, L'antipatico e dal marzo 2008 ha una breve rubrica politica nel programma Mattino Cinque
condotto da Claudio Brachino e Barbara D'Urso su Canale 5.
È spesso ospite di trasmissioni e talkshow di argomento politico.
I Libri di Filippo Facci:
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"Uomini che amano troppo", 2015,
"Note di note", Parole per raccontare la musica di un ipocondriaco di talento,
"Misteri per orchestra" (Strade blu. Non Fiction), 2011,
"Di Pietro. La storia vera" (Frecce), 2009,
"Fumo negli occhi. Le crociate contro il tabacco e altri piaceri della vita" (I pro e i contro), 2004,
"Presunti colpevoli", (Frecce) 1996.
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