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Biografia di

 
“Una vita sociale sana si trova soltanto, quando nello specchio di ogni anima la comunità intera trova il suo riflesso, e quando nella comunità intera le virtù di ognuno vivono.”

"Tutta la natura sussurra i suoi segreti a noi attraverso i suoi suoni. I suoni che erano precedentemente incomprensibili alla nostra anima, ora si trasformano nella lingua espressiva della natura."


I suoi libri

da wikipedia

Libro consigliato: Paola Giovetti - "Rudolf Steiner. Vita e opere del fondatore dell'Antroposofia"

Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Murakirály, 25/27 febbraio 1861 - Dornach, 30 marzo 1925) è stato un filosofo, pedagogista, esoterista, artista e riformista sociale austriaco.
È il fondatore dell'antroposofia, di una particolare corrente pedagogica, la pedagogia Waldorf, di un tipo di medicina (la medicina antroposofica o steineriana) oltre che l'ispiratore dell'agricoltura biodinamica, di uno stile architettonico e di uno pittorico. Ha posto anche le basi dell'euritmia, del Massaggio Ritmico Antroposofico e dell'arte della parola.
Si è occupato inoltre di filosofia, sociologia, antropologia, economia e musicologia.

Origini e formazione culturale
Nacque nel 1861 a Murakirály nell'Impero austroungarico (odierna Donji Kraljevec in Croazia).
Nel 1883 Steiner si laureò al Politecnico di Vienna, dove aveva studiato matematica, fisica e filosofia con Franz Brentano dal 1879 al 1883.
Nel 1882, su proposta di Karl Julius Schröer, suo docente, al professor Joseph Kürschner, curatore di una nuova edizione delle opere di Goethe, fu incaricato di occuparsi delle opere scientifiche.

Nel 1896 Elisabeth Förster-Nietzsche, sorella di Friedrich Nietzsche (all'epoca ormai catatonico), chiese a Steiner di riordinare l'archivio di Nietzsche a Naumburg.
Nel 1897 Steiner lasciò Weimar e si trasferì a Berlino, dove divenne proprietario, redattore capo e autore principale della rivista letteraria "Magazin für Literatur", impresa che si rivelò un insuccesso, anche a causa della sua presa di posizione a favore di Émile Zola nell'Affare Dreyfus.

Adesione alla teosofia
Steiner cominciò anche a leggere i testi dell'anarchico individualista Max Stirner, ma poi li abbandonò affermando che essi conducevano "nell'abisso" del nichilismo, preferendo avvicinarsi alla teosofia.
Nel 1899 Steiner pubblicò sul Magazin un articolo intitolato "La rivelazione segreta di Goethe", saggio sulla natura esoterica di una fiaba di Goethe, "Il serpente verde".
Ne seguì un invito e poi una serie di conferenze alla Società Teosofica. Autore di "Theosophie. Einführung "(Teosofia: un'introduzione) (1904) e conferenziere attivo in tutta Europa, Steiner contribuì alla crescita della sezione tedesca.
A partire dal 1904 Steiner sviluppa le sue attività di conferenziere.
Annie Besant lo nomina responsabile della sezione esoterica della sezione tedesca della Società Teosofica.
Nel 1905 smette di insegnare all'università popolare di Berlino.


Attività massonica
Nel 1906 John Yarker era ormai succeduto a Garibaldi come Gran Maestro dell'Ordine massonico di Memphis-Misraïm.
In quello stesso anno Théodor Reuss, rappresentante di Yarker in Germania, rilascia a Steiner una patente per fondare a Berlino un Capitolo e un Gran Consiglio di Memphis-Misraïm col titolo distintivo di «Mystica Aeterna».
Alla fine dell'anno Steiner fa un viaggio in Italia con Marie von Sivers e trascorrono il natale e il capodanno a Venezia.
Nel 1907 tiene nuove conferenze.
Nel mese di maggio si svolge a Monaco il congresso teosofico europeo, durante il quale viene rappresentata l'opera "Il dramma sacro di Eleusis" di Edouard Schuré.
Annie Besant e Rudolf Steiner constatano che hanno delle concezioni differenti di quel che dovrebbe essere l'esoterismo.
Alla fine di maggio, con il 100° membro affiliato alla Loggia « Mystica Aeterna », Steiner diventa Gran Maestro Deputato, principale dirigente del Rito di Memphis-Misraïm in Germania, e delle Logge sono installate a Berlino, Cologna, Lipsia, Stoccarda e Monaco.
Viaggia in Italia per quattro settimane durante l'estate e durante il ritorno, in settembre, trascorre alcuni giorni a Barr, in Alsazia, ospite di Édouard Schuré.
Nel 1908 continua a dare delle conferenze e fa un nuovo viaggio in Italia. Steiner entra assai presto in conflitto con Reuss e diventa indipendente, fondando il suo proprio rito: la « Massoneria esoterica », alla quale sarebbe stato iniziato Edouard Schuré.
L'iniziazione aveva un rituale il cui testo è parzialmente riprodotto nell'opera di Éliphas Lévi "Dogme et Rituel de Haute Magie". Nella sua autobiografia, Steiner minimizza i suoi rapporti con la Massoneria, e con Reuss in particolare.
È da notare che Theodor Reuss è stato membro della Società teosofica.
Secondo certi autori Steiner sarebbe stato pure iniziato nell'Ordine della Rosacroce esoterica di Franz Hartmann, teosofo e amico di Reuss, che aveva fondato una branca dissidente della Società teosofica in Germania.




L'uscita dalla teosofia e la fondazione dell'antroposofia
Nel 1912 Steiner uscì dalla Società Teosofica e nel 1913 fondò la Società Antroposofica per portare avanti le idee della cosiddetta Scienza dello Spirito o Antroposofia.
Trasferitosi in Svizzera, architettò e progettò i due Goetheanum a Dornach in Svizzera.
Il primo, costruito in legno tra il 1913 e il 1920, venne distrutto la notte del Capodanno 1922 da un incendio probabilmente doloso (da parte di nazionalisti tedeschi), il secondo fu realizzato in cemento armato dopo la sua morte e completato nel 1928.
Coadiuvato da Ita Wegman, Rudolf Steiner fu anche l'ideatore di un'ars medica sviluppata in chiave antroposofica e di interventi agronomici ideati alla luce delle sue conoscenze esoteriche (dai quali poi si svilupperà, successivamente e autonomamente, la cosiddetta agricoltura biodinamica).
Ha inoltre concepito l'ideale politico della cosiddetta triarticolazione sociale e delineato una nuova arte del movimento, chiamata euritmia, che mira, attraverso gesti e movimenti, a rendere visibile "l'invisibile" (suoni e forme del linguaggio, stati d'animo, forme e concetti archetipici).
Rudolf Steiner morì nel 1925 di malattia, secondo alcuni avvelenato.
Negli ultimi anni si scontrò con i nazionalisti e i cattolici.
Hitler attaccò pesantemente Steiner nel 1921, definendolo "agente dell'ebraismo", e il fondatore dell'antroposofia (il quale aveva già stigmatizzato fortemente il putsch di Monaco), prima di morire avrebbe profetizzato che nel 1933 (sarà l'anno dell'ascesa di Hitler) si sarebbe manifestata la Bestia dell'Apocalisse, che molti steineriani identificarono appunto con il führer.
Nonostante la vicinanza all'esoterismo di molti gerarchi, nel 1935 Reinhard Heydrich chiuse le scuole fondate da Steiner in quanto considerate "incompatibili" con il nazismo.
Steiner fu un instancabile conferenziere, tenendo più di seimila incontri pubblici in svariate città europee.

Nel 1896 Elisabeth Förster-Nietzsche, sorella di Friedrich Nietzsche (all'epoca ormai catatonico), chiese a Steiner di riordinare l'archivio di Nietzsche a Naumburg.
Nel 1897 Steiner lasciò Weimar e si trasferì a Berlino, dove divenne proprietario, redattore capo e autore principale della rivista letteraria "Magazin für Literatur", impresa che si rivelò un insuccesso, anche a causa della sua presa di posizione a favore di Émile Zola nell'Affare Dreyfus.



Opere
Scritti fondamentali
Ad esclusione dei seguenti scritti fondamentali e le drammaturgie, per il resto la vastissima produzione di Rudolf Steiner è il frutto di una corrispondente attività di conferenziere, registrata e trascritta dai suoi collaboratori (spesso non rivista dall'autore).









































 

"Linee fondamentali di una teoria della conoscenza della concezione del mondo di Goethe", pubblicato nel 1886, un primo libro sulla filosofia di Goethe.
Di conseguenza, nel 1888 Steiner fu invitato a lavorare come curatore negli archivi Goethe a Weimar, dove rimase fino al 1896, scrivendo introduzioni e commenti ai quattro volumi di scritti scientifici di Goethe
"Goethes Weltanschauung" (La concezione del mondo di Goethe), pubblicato nel 1897, un secondo libro sulla filosofia di Goethe.
"Wahrheit und Wissenschaft" (Verità e scienza), una tesi sul concetto di ego in Fichte, con la quale nel 1891 ottenne il dottorato in filosofia all'Università di Rostock.
La filosofia della libertà ("Die Philosophie der Freiheit", 1894), nasce dopo anni in cui collaborò alle edizioni complete delle opere di Arthur Schopenhauer e di Jean Paul.
In "La filosofia della libertà" sono indicate ll linee fondamentali di una moderna concezione del mondo. Risultati di osservazione animica secondo il metodo scientifico.
Nel più completo scritto filosofico di Rudolf Steiner viene proposto un modo di conoscenza e un modo di acquisire impulsi all'azione, modi che entrambi mostrano la possibilità della libertà umana.
La mia vita(1923-1925)
In questo racconto autobiografico, scritto nell'ultimo anno della sua vita, l'Autore rende in modo vivo gli eventi e l'ambiente culturale della sua giovinezza e della sua maturità, ed espone il suo cammino spirituale.
La scienza occulta nelle sue linee generali (1910)
L'essere dell'uomo. Sonno e morte. L'evoluzione del mondo e dell'uomo. La conoscenza dei mondi superiori (dell'iniziazione). Presente e futuro dell'evoluzione cosmica e umana. Alcune particolarità della scienza dello spirito.
L'Iniziazione (1904-1905)
Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori? I gradini dell'iniziazione. Le condizioni necessarie per l'educazione occulta. La vita di sogno del discepolo. La continuità della coscienza. Il Guardiano della soglia.
Teosofia: Una introduzione alla conoscenza soprasensibile (1904)
La natura corporea, animica e spirituale dell'uomo. Corpo, anima e spirito. Reincarnazione e karma. Il mondo animico. Il mondo spirituale. Lo spirito nel mondo spirituale dopo la morte. Le forme-pensiero e l'aura umana. Il sentiero della conoscenza.
L'arte dell'educazione, suddivisa in più pubblicazioni.
Arte dell'educazione - I: Antropologia (14 conferenze a Stoccarda, 21 agosto - 5 settembre 1919);
Arte dell'educazione - II: Didattica (14 conferenze e 1 conclusione a Stoccarda, 21 agosto - 6 settembre 1919);
Arte dell'educazione - III: Conversazioni di tirocinio e conferenze sul piano di studi (14 conversazioni e 3 conferenze a Stoccarda, 21 agosto - 6 settembre 1919);
Arte e conoscenza dell'arte: (9 conferenze in diverse città dal 1888 al 1921) I;
Educazione e insegnamento fondati sulla conoscenza dell'uomo (9 conferenze tenute a Stoccarda fra il 15 settembre 1920 e il 16 ottobre 1923).

Pensiero
La filosofia di Steiner è denominata "Antroposofia". Essa è definita dai suoi sostenitori come un percorso spirituale e filosofico, basato sugli insegnamenti di Rudolf Steiner.
La parola antroposofia deriva dalle radici greche ànthropos (uomo) e sophìa (conoscenza).
Il termine fu usato per la prima volta dal filosofo Robert Zimmermann in un'opera intitolata, appunto, "Antroposofia; Rudolf Steiner" riprese questo termine per dare un nome al percorso di studio spirituale da lui proposto.
L'antroposofia postula l'esistenza di un mondo spirituale, intellettualmente comprensibile e accessibile ad una esperienza diretta per mezzo di crescita e sviluppo interiore.
Essa si propone l'investigazione e descrizione di questi fenomeni spirituali per mezzo di una osservazione animica mediante metodo scientifico, cioè mediante espansione del metodo scientifico a oggetti non immediatamente sensibili.
Steiner disse che "la mia filosofia della libertà è la base epistemologica per la scienza spirituale orientata in senso antroposofico a cui mi rifaccio".
Inoltre in essa è diffusa la credenza nella metempsicosi. Steiner seguiva e raccomandava il vegetarianismo, pur in maniera flessibile.
L'antroposofia viene oggi considerata nel mondo accademico una pseudoscienza per il suo intento di conoscere e studiare con un metodo scientifico degli enti che (secondo quasi tutti i sistemi metafisici contemporanei) non appartengono all'ordine delle realtà accostabili dalla conoscenza scientifica.
Steiner si riappropria dell'ideale romantico di una riconciliazione tra scienza, arte e religione, attingendo sia alle dottrine gnoseologiche dell'idealismo tedesco, in particolare di Fichte e Schelling, nel contesto di una critica della modernità che opponendosi al kantismo recuperasse la possibilità di una conoscenza sovrasensibile fondata sull'auto-intuizione del pensiero, sia alle opere poetiche e scientifiche di Goethe, sulle quali Steiner lavorò lungamente.
Steiner fu anche profondamente influenzato da Franz Brentano e Wilhelm Dilthey, dal lavoro dei quali attinsero sia Edmund Husserl che José Ortega y Gasset.
Il lavoro iniziale puramente filosofico conduce Steiner dalla coscienza interiore del pensare, a una crescente esplicita considerazione dell'esperienza spirituale che si propone come elemento cardine per il superamento dell'era cristallina:

«L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come una necessità del cuore, della vita del sentimento, e può essere pienamente giustificata se soddisfa questo bisogno interiore.»
(Rudolf Steiner)


Egli è inoltre contrario ad ogni dissoluzione dell'Io come predicato da numerose dottrine occidentali e orientali:
«Ci è già risultato chiaro che l'io dell'uomo si è evoluto movendo da un'anima di gruppo, da una specie di io generale, dal quale si è differenziato.
Non sarebbe giusto che l'uomo avesse di nuovo il desiderio di sprofondare con il suo io in un qualsiasi stato di coscienza generale, in un qualsiasi stato di coscienza comune.
Tutto quel che spinge l'uomo a perdere il suo io, a perdersi in esso in uno stato di coscienza generale, è il risultato di una debolezza.
Comprende l'io soltanto chi sa che, dopo esserselo conquistato nel corso dell'evoluzione cosmica, non può ora più perderlo.»
(Rudolf Steiner, L'Apocalisse)

Fortuna in Italia
In Italia la sua filosofia è stata diffusa inizialmente dai primi seguaci italiani, la baronessa Emmelina Sonnino (De Renzis), suo figlio Giovanni Antonio Colonna di Cesarò e il medico romano Giovanni Colazza, e dopo la seconda guerra mondiale da Massimo Scaligero e dal medico milanese Aldo Bargero.
Da allora la crescita dell'impulso medico antroposofico è stata accompagnata dalla pubblicazione di numerosi titoli (per lo più traduzioni da autori di lingua tedesca, inglese o francese) soprattutto di carattere divulgativo.
Solo a partire dal 1990 si trovano anche testi di autori italiani.
Ma intanto, essendo Colazza e Bargero medici, si è sviluppata in Italia una notevole comunità di medici ad indirizzo antroposofico.
Contemporaneamente in diverse città italiane apparvero le prime scuole Waldorf nelle quali viene attuato il modello pedagogico steineriano.




Pedagogia Waldorf
Prende nome dalla scuola voluta da Emil Molt, direttore della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria di Stoccarda, per i figli dei suoi operai.
La scuola Waldorf aprì le porte nel settembre del 1919 con circa 250 alunni e dodici insegnanti, sotto la conduzione pedagogica di Rudolf Steiner.
Oggi ci sono centinaia di scuole in tutto il mondo che si ispirano ad essa e in Europa ha avuto, in quasi cent'anni dalla sua nascita, un'ampia e crescente diffusione.
Caratteristiche principali della prima scuola Waldorf furono: la totale autonomia nella nomina degli insegnanti, al fine di consentire l'attuazione della più completa libertà di insegnamento; l'assenza di libri di testo e di programmi scolastici predefiniti; l'autogestione del collegio dei docenti e l'autofinanziamento (anche attraverso importanti donazioni).
A partire da questi presupposti, Steiner cercò di indicare, attraverso una serie di conferenze rivolte ai futuri insegnanti da lui stesso scelti quali pionieri della prima scuola Waldorf (conferenze raccolte nei tre volumi di Arte dell'educazione I, II, III e ancor oggi considerate alla base di tutta l'impostazione metodologica della pedagogia steineriana, come dar vita a una pedagogia capace di risvegliare appieno le facoltà dell'essere umano nel suo lungo percorso evolutivo, dall'età infantile sino alla piena maturità, cioè ventun'anni).
Secondo quanto Steiner afferma, ciò può avvenire solamente grazie al possesso, da parte dell'educatore, di una profonda conoscenza dell'uomo quale essere triarticolato, ovvero tripartito nelle capacità di pensare, sentire e volere: ad ognuno di questi fattori del discente dev'essere data la possibilità di auto-elaborazione nei giusti modi e nei giusti tempi.
Lo sviluppo armonico di suddette tre facoltà, al pari di quello dei dodici sensi, è, dunque, alla base di tutta la pedagogia steineriana e tale esigenza viene soddisfatta, nella metodologia elaborata da Steiner, con l'aiuto di molti raffinati espedienti tra i quali:







 

Il rifiuto di un insegnamento nozionistico;
La possibilità di coltivare le più disparate discipline artistiche (quali la musica, il teatro, la pittura, il modellaggio, l'artigianato, e svariati altri lavori manuali che possono andare dall'uncinetto sino alla costruzione, nelle classi più avanzate, di veri e propri macchinari tecnologici funzionanti);
Un'attenzione meticolosa ad impartire certi tipi di insegnamenti e non altri in base all'età evolutiva degli allievi - è detto, infatti, che proporre al fanciullo in crescita un argomento, o una qualsiasi esperienza in generale, prima del tempo (cioè non secondo modi e tempi ben definiti da Steiner nonché dai molti pedagogisti che successivamente s'inserirono nel solco dei suoi studi), potrebbe addirittura danneggiare il futuro equilibrio psicofisico dell'individuo.

Ma ciò che sopra ogni altra cosa risulta essere importante nell'impostazione educativa proposta da Steiner è senza dubbio la necessità di un profondo e rigoroso cammino di autoeducazione che l'insegnante deve compiere (per mezzo di una serie di discipline spirituali sempre sviluppate da Steiner) al fine di raggiungere un'intima e diretta conoscenza di se stesso per una lenta correzione delle proprie imperfezioni interiori: il vero insegnamento da parte dell'educatore, dice Steiner, non sta in quel che viene detto né in quel che viene fatto ma, piuttosto, in quel che si è.
La parte sostanziale dell'azione educativa avviene, cioè, "da anima ad anima", passando direttamente dall'anima dell'adulto all'anima dell'allievo (e ciò è tanto più vero, quanto più quest'ultimo è in tenera età).
È dunque importantissimo, nella prospettiva di una pedagogia etica quale Steiner aveva in mente, che l'educatore sia in un costante lavoro di auto-purificazione nonché di ricerca personale riguardo a tutto quanto egli vuol presentare ai propri alunni in modo che l'insegnamento risulti profondamente vivo e veritiero.
È bene infine sottolineare che, nonostante l'intera impostazione educativa della pedagogia Waldorf si basi sulla concezione antroposofica del mondo fondata, tra le altre cose, su di una visione dell'uomo secondo la tripartizione di corpo, anima e spirito, nelle scuole steineriane, contrariamente a quanto spesso si crede, non risulta vi sia (nei limiti del possibile) alcun tentativo macroscopico d'indottrinamento: almeno secondo l'idea di Steiner, infatti, l'intento dovrebbe essere al contrario sempre quello di formare individui quanto più possibile capaci di un giudizio critico libero e profondo.


L'arte di insegnare
Secondo Rudolf Steiner la pedagogia è un'arte e dunque il maestro deve avere una "vocazione" per l'insegnamento.
Un buon maestro genera buoni alunni, così come un cattivo maestro ne genera di cattivi.
L'insegnamento non è solo un freddo passaggio di informazioni, ma è una relazione tra due esseri umani, in cui uno è assetato di conoscenza e l'altro è votato a trasmettere tutto il proprio sapere, umano ed intellettuale.

«Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa.»
(Rudolf Steiner)

Secondo Steiner l'educazione è quindi un'arte, l'arte dell'educazione per l'appunto, in cui l'artista è l'insegnante e la sua "opera d'arte" lo studente, un processo il cui culmine è il raggiungimento della libertà.

Scuole steineriane in Italia
Nata per favorire lo sviluppo e le capacità dei figli di alcuni operai, la scuola Waldorf raccolse fin dall'inizio consensi tra coloro che desideravano un'educazione nuova e creativa per i propri figli. In Italia però, a causa anche degli alti costi necessari per la gestione di una scuola non sovvenzionata, essa ha inizialmente preso piede soprattutto nelle fasce economicamente più alte della società.
Anche oggi si supplisce a queste difficoltà offrendo alle famiglie la possibilità di ottenere riduzioni sulle rette scolastiche mediante uno scambio in lavoro oppure mediante un "fondo aiuto famiglie", basato sul principio della solidarietà, e garantito dalla riservatezza e dall'anonimato.
Per raccogliere denaro poi le scuole steineriane organizzano iniziative di autofinanziamento, come i mercatini in occasione delle principali festività dell'anno: i fondi raccolti in queste occasioni vengono in parte anche impiegati per sostenere chi non potrebbe permettersi di frequentare una scuola privata ma desidera abbracciare questa pedagogia.
Nella formazione steineriana non vuole esservi traccia alcuna di nozionismo e questo, nelle intenzioni delle scuole, dovrebbe portare ad uno sviluppo ottimale della personalità dell'allievo e delle diverse componenti -umanistica, scientifica e artistica dello studente.
Inoltre non sono previste bocciature o altri rallentamenti nel percorso scolastico (tranne che al liceo), poiché l'insegnamento è impartito comunque in relazione all'età dell'alunno.
Nella formazione degli insegnanti steineriani è fondamentale il percorso di autoeducazione continua. Nei seminari di formazione e di aggiornamento lo scopo primario, oltre alla preparazione sull'antropologia dell'età evolutiva in senso steineriano, è anche quello di risvegliare e sviluppare nel maestro interesse, entusiasmo, capacità e spirito di iniziativa in ambito pedagogico.
Esiste una Federazione delle scuole steineriane in Italia che le sostiene e coordina.
Ad oggi tra asili e scuole (elementari, medie e in due casi anche superiori) vi sono circa una trentina di istituti sparsi in tutto il territorio nazionale.




Influenze in architettura
L'influenza di Steiner si è estesa in molti campi, tra cui quello dell'architettura organica. In merito a ciò, Mateo Kries, direttore del Vitra Design Museum di Weil am Rhein, in occasione della mostra da lui curata Rudolf Steiner.
L'alchimia del quotidiano (15 ottobre 2011-1º maggio 2012), ha dichiarato: «L'estetica e la pratica architettonica di Steiner hanno segnato il lavoro di molti progettisti.
Tra gli estimatori di Steiner si possono identificare due gruppi: il primo è composto da chi, seppure influenzato dalle sue teorie, ha sviluppato una ricerca autonoma: per esempio Herzog & De Meuron, che nel 2002 scrissero una monografia intitolata Natural History in cui dichiararono i propri riferimenti al testo Kunstformen der Natur del filosofo e biologo tedesco Ernst Haeckel e alla materialità delle formazioni geologiche (tratto tipico delle strutture steineriane); gli stessi riferimenti che si possono ritrovare nell'edificio Schaulager a Basilea, a pochi chilometri dal Goetheanum.
Il secondo gruppo è formato da chi continua ad applicare dogmaticamente gli insegnamenti di Steiner, come gli olandesi Alberts & Van Huut».

Wikipedia



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