"L'incredibile viaggio delle piante" di Stefano Mancuso
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"L'INCREDIBILE VIAGGIO DELLE PIANTE"Autore Stefano Mancuso 17,10 invece di 18,00 euro |
Se le piante potessero parlare forse la prima cosa che ci direbbero è: «Vegetale a chi? Noi non vegetiamo, siamo dotate di tutte le
facoltà sensibili e, udite, udite, non siamo immobili, solo che voi non ve ne accorgete».
Attraverso il racconto di storie straordinarie, uno scienziato di fama internazionale ci accompagna nel viaggio impercettibile,
intelligente che le piante compiono per conquistare il mondo.
Sì, perché esse sono la maggior parte di tutto ciò che è vivo sulla Terra, gli animali sono una minoranza risicata e gli uomini
delle tracce irrilevanti.
"Nel 1896 il botanico tedesco Wilhelm Pfeffer realizzò un filmato in time lapse per studiare il comportamento e i movimenti delle
piante. Pfeffer mostrò, davanti ai volti sbigottiti dei colleghi, la fioritura di un tulipano e i movimenti esplorativi delle
radici nel suolo.
Per la prima volta fu possibile vedere quello che sino a quel momento si poteva solo immaginare: a muoversi non sono solo gli
animali ma anche le piante.
Esse si spostano e si muovono per procurarsi nutrimento, per difendersi, per riprodursi.
Non potendosi spostare dal luogo in cui nascono, le piante hanno bisogno di aiuto per ricevere e inviare all’esterno... messaggi,
polline o semi.
Per questo hanno messo in piedi una specie di sistema postale.
Le piante aviatori si affidano all’aria, le naviganti all’acqua,
ma più spesso usano come postini gli animali, soprattutto quando si tratta di incarichi molto delicati come la difesa o la
riproduzione.
La bardana, ad esempio, produce dei semi dotati di uncini che si attaccano in maniera tenace al pelo degli animali.
Se avete un cane e lo portate a passeggio in campagna sapete di cosa parlo.
I semi delle naviganti possono percorrere migliaia di chilometri e passare anni in acqua prima di approdare in luoghi sicuri
dove germinare: sappiamo di noci di cocco entrate nella corrente del Golfo e approdate sulle coste dell’Irlanda, oppure del
giacinto d’acqua scappato da un giardino botanico di Giava che ormai abita quasi ogni continente".