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Biografia di

 
Antoine De Saint-Exupéry

"Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano"


"Il vero amore comincia quando non ci si aspetta nulla in cambio."


I suoi libri

Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry, meglio conosciuto semplicemente come Antoine de Saint-Exupéry (Lione, 29 giugno 1900 - mar Mediterraneo, 31 luglio 1944), è stato uno scrittore e aviatore francese.

È conosciuto nel mondo per essere stato l'autore del famoso romanzo "Il piccolo principe", tradotto in 250 lingue, ma anche per i suoi racconti sul mondo dei primi voli aerei, tra i quali "Volo di notte", "Terra degli uomini" e "L'aviatore".
Scrittore riconosciuto, vinse vari premi letterari durante la sua vita, in Francia come all'estero.

Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nell'aeronautica militare francese e dopo l'armistizio nelle Forces aériennes françaises libres, dalla parte degli Alleati. La sua morte in volo, avvenuta sul finire della guerra, restò per molti anni misteriosa, finché nel 2004 venne localizzato e recuperato il relitto del suo aereo, colpito da un caccia tedesco nel mare antistante la costa marsigliese.

Fu un pilota della Luftwaffe ad abbattere l'aereo. Il 29 giugno 2000, nel centenario della nascita, gli è stato intitolato l'aeroporto di Lione, fino a quel momento chiamato Lyon Satolas.

Nato a Lione da una famiglia di nobili origini, terzo di cinque figli del visconte Jean de Saint-Exupéry e di Marie Boyer de Fonscolombe, rimane a quattro anni orfano di padre, ma la sua infanzia è comunque felice.
Allevato dalla madre - ottima pittrice - la famiglia si trasferisce a Le Mans, dove cresce con i quattro fratelli nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens che ora si sta trasformando nella Maison du Petit Prince.
Frequenta il collegio gesuita di Notre-Dame- de-Sainte-Croix, dove i compagni lo soprannominano "Pique la lune" a causa della forma del suo naso malato.
È il più fantasioso ma anche il più prepotente.
Solo, malinconico afferma: "C'è una cosa che mi rattristerà sempre, ed è di essere diventato grande".
Nel 1912 all'aeroporto di Ambérieu, sale per la prima volta su un aereo, un Berthaud-Wroblewski.

Proprio la guerra accentuò la solitudine del futuro scrittore: prima la separazione dalla madre (infermiera all'ospedale di Ambérieu), poi il soggiorno - con il fratello François - al Collegio di Montgré a Villefranche-sur-Saône e quindi a Friburgo (Svizzera) in un collegio di padri maristi.

Nel 1917 il reumatismo articolare del fratello, che non sopravvisse, li riportò in Francia.
Nello stesso anno si iscrisse prima al liceo Bossuet, poi al liceo Saint-Louis di Parigi.
Dopo una breve e sfortunata esperienza alla Scuola navale (fu respinto all'esame di ingresso), nel 1921 si arruola nel II reggimento di aviazione di Strasburgo e ottenne il brevetto di pilota dapprima civile, poi militare.
Per un breve periodo si ferma a Parigi dedicandosi a un lavoro sedentario e si lega alla futura scrittrice Louise Lévèque de Vilmorin.
Nel frattempo scrive, pubblicandolo nel 1926, il suo primo racconto, L'aviatore, sulla rivista Le Navire d'Argent.
Il 12 ottobre 1926 viene assunto come pilota dalla Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoère (poi Aéropostale): cinquemila chilometri per trasportare la posta, da Tolosa a Dakar.

Nel 1929 pubblica il suo primo libro, Corriere del sud (Courrier Sud), seguito due anni dopo da Vol de nuit (premio Femina 1931).
Dopo l'avventura africana, Saint-Exupéry nel 1930 approda a Buenos Aires come direttore della linea aeropostale Argentina-Francia.
Il lavoro che fa è ottimo ed il servizio è molto elogiato.
Nella metropoli incontra l'amore della sua vita, Consuelo Suncín-Sandoval Zeceña de Gómez, scrittrice, pittrice e artista salvadoregna, che sposa nel 1931.
Consuelo diverrà la musa ispiratrice di Saint-Exupéry, ma il matrimonio sarà abbastanza turbolento: i lunghi periodi di assenza e le relazioni extraconiugali di lui, il sodalizio artistico di lei con il gruppo dei surrealisti (André Breton, Marcel Duchamp, Balthus ai quali sarà ispirata la sua pittura) saranno narrati in un'autobiografia che verrà ritrovata dopo la sua morte (avvenuta nel 1979) e pubblicata vent'anni più tardi, divenendo in Francia un best seller.
Nel 1932 la compagnia Aéropostale è minata dalla politica e destinata a essere assorbita da Air France. Antoine mal sopporta la situazione e torna in Francia, cercando di dedicarsi alla scrittura e al giornalismo.

Tra varie vicissitudini brevetta la sua prima invenzione, un dispositivo per l'atterraggio di aerei.
A questo brevetto seguiranno numerosi altri, sempre riguardanti dettagli tecnici di velivoli.
Si giunge al maggio 1933 e nasce la compagnia di bandiera francese Air France.
L'Aéropostale è ormai storia passata. Nel 1935 Saint-Exupéry tenta il raid aereo Parigi-Saigon.
L'avventura si tramuta in una sciagura nel deserto Libico, dove viene prima aiutato da un beduino poi tratto in salvo dagli aerei della Regia Aeronautica basati a Derna. Nel 1936 è inviato dell'Intransigeant in Catalogna durante la Guerra civile spagnola.
Nel 1939 pubblica Terra degli uomini. Il libro diventa un best seller e riceve un premio anche dall'Académie française.
Prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale scrive per Paris-Soir.
Il 3 settembre 1939, il capitano di complemento Saint-Exupéry si arruola nell'Armée de l'air chiedendo il comando di una squadriglia di caccia, ma la sua età e le sue condizioni fisiche glielo impediscono. Viene impiegato in una squadriglia di ricognizione aerea.
Il 22 maggio 1940 effettua una missione di ricognizione su Arras che gli ispirerà Pilota di guerra (Pilote de guerre), e viene citato per la croce di guerra.

Un grave incidente lo costringe a riparare a New York, ponendosi come obiettivo quello di far entrare in guerra gli Stati Uniti; di qui passa nel Québec nel 1942.
Considerato gollista dagli statunitensi e pétainista dai canadesi, fatica a farsi ascoltare, ma quando gli Alleati sbarcheranno in Africa del Nord, Antoine chiederà di essere arruolato nell'aviazione americana, per tornare in Francia volando.
In piena seconda guerra mondiale (1943) saranno proprio gli statunitensi a pubblicare, per primi e in inglese, "Il piccolo principe", oggi uno dei libri più venduti.
Romanzo in forma di favola sulla educazione sentimentale divenuto poi un best-seller, Il piccolo principe ha avuto una notorietà internazionale (è stato tradotto in duecentocinquanta lingue e stampato anche in caratteri arabi e cirillici).
È il terzo libro più letto al mondo dopo Il Capitale e la Bibbia.

«Ho detto ieri al tenente Gavoille: "Ne riparleremo dopo la guerra". E il tenente Gavoille mi ha risposto: "Non pretenderà di essere ancora vivo dopo la guerra, capitano!".»
(Antoine de Saint-Exupéry, Pilota di guerra, 1942)

Ripresa nello stesso anno l'attività aviatoria e tornato in Europa, gli viene affidata una serie di cinque missioni di ricognizione fra la Sardegna e la Corsica.
Dall'ultima non torna più, precipitando in mare, in circostanze non chiarite con assoluta certezza, dopo essere decollato con un F-5 (una versione da ricognizione del Lockheed P-38 Lightning) dalla base militare di Borgo in Corsica in direzione di Lione (molti hanno parlato di incidente o suicidio).

Era il 31 luglio 1944. La morte in volo di Saint-Exupéry, non fu mai accertata.
Data la fama leggendaria e romantica del personaggio, ciò fece nascere diversi miti, come quello secondo cui l'aereo che fu visto precipitare al largo dell'Île sarebbe un altro aereo francese abbattuto dalla contraerea mentre il P-38 guidato il 31 luglio da Antoine de Saint-Exupéry sarebbe scomparso portando con sé il mistero della fine del pilota e scrittore francese.

Alcuni suoi libri presenti sul sito:
* "Il piccolo principe"
* "Manon Ballerina"

Fonti: Wikipedia, biografieonline.it




I suoi libri su