La bilancia ha bisogno dell'Altro
Equinozio!
Ah, la ricerca di pace, equilibrio, armonia!
Come Ariete ne so qualcosa!
Conflitti, contrasti, discordie interne, battaglie contro
mulini a vento mascherati da mostri, masochismi autopunitivi, pigrizie
rinunciatarie...che fatica!
Eppure, in teoria, avrei proprio una bella
idea di vita tranquilla e serena… ed ogni tanto ne afferro un
pezzettino, sembra quasi che sia lì,ad un passo da me!
Continua la
ricerca ed il dialogo con la mia parte Bilancia, così necessaria per
darmi tregua!
La Bilancia, già nel suo simbolo, trasmette l’idea della oscillazione, della esitazione, della ricerca continua
della misura giusta, dell’equilibrio perfetto, dell’armonia fra opposti: vuole sempre mediare, appianare, conciliare,
mettere assieme esigenze diverse, eliminando contrasti e squilibri.
Ha bisogno innanzitutto di comunione e socialità, di regole collettive e di equità, di fedeltà ai patti ed eticità,
correttezza: il suo rischio maggiore è quello di imprigionarsi in leggi rigide ed immutabili, in concetti assoluti di
“Verità” e di “Giustizia”, imponendo uno standard e degli obblighi fissi da rispettare, dei recinti in cui rimanere
per essere accettati nel gruppo, per appartenere alla “società dei giusti”.
Savonarola, Goering, la Thatcher e Netanyahu, rappresentano bene questo atteggiamento di chiusura e di presunzione,
questa sicurezza di essere “nel giusto” e di avere il diritto (e persino il dovere morale) di cancellare ogni opposizione,
resistenza o trasgressione.
Ci vuole l’energia dirompente dell’Ariete per spezzare gli schemi ed attaccare il conformismo da gregge (di pecore!),
portando movimento, vitalità e libertà: quindi, l’armonia della Bilancia non può esistere se non accettando la polarità
opposta, l’altro estremo, la propria parte Ombra e l’Equinozio d’Autunno corrisponde al momento della sintesi, della unione,
della coesistenza armoniosa di luce ed ombra, giorno e notte, energia crescente e decrescente, individuale e collettiva.
La tentazione dell’Ariete è, invece, quella della utopia della libertà assoluta, della totale mancanza di regole e di
limiti... e molte Bilance possono essere attirate da questa sfrenatezza, da questa ribellione estrema, cadendo nella propria
parte Ombra e diventando come Aleister Crowley o Nietsche, o Rimbaud... o anche Renato Curcio, Cesare Previti... o Eminem!
L’opposizione alla norma, può assumere caratteristiche meno estreme da parte di chi critica le regole vigenti, contestandone
l’equità, desiderando una società basata su di una maggiore solidarietà e minori discriminazioni: la rivolta pacifista
di Gandhi, l’ironia di Oscar Wilde, la denuncia di Pedro Almodovar, l’impegno sociale di Bruce Springsteen e Susan Saradon,
per esempio.
Comunque, l’identità della Bilancia è collettiva, è un “noi siamo”, una appartenenza forte e chiara ad un gruppo,
ad una classe, un desiderio di condividere strettamente, di riconoscersi in un insieme: da qui le feste di Berlusconi,
i grandi raduni di Jovanotti, le comunità/sangha di Tich Nath Hanh, i “sorcetti” di Renato Zero, dove ognuno si sente
sostenuto da un senso di forte unione con gli altri.
A volte, per rafforzare la coesione del gruppo/società/partito e/o la propria identità sociale le
Bilance possono cercare un nemico da cui “difendersi” o addirittura inventarselo... ma ciò porta spesso alla crescita
di violenza, di ingiustizie e di conflitti, a scontri che possono essere “catartici” e liberatori... oppure decisamente
autodistruttivi!
Sigourney Weaver ha scelto addirittura, come sua “Ombra” ed avversario, un mostro come Alien, il Mahatma e
John Lennon hanno attirato a sé la violenza di un assassino, Gianpaolo Pansa se l’è presa con i partigiani, trasformandoli in mostri:
in un modo o nell’altro, tante Bilance si trovano a fare i conti con la propria aggressività occulta, con la parte di sé
negata e disprezzata, rimossa e repressa... che può manifestarsi in tanti modi diversi... e che è bene per loro riconoscere
come propria, evitando di rimanere bloccati ed ingannati dalle proprie proiezioni sugli altri!
La Bilancia ha bisogno dell’Altro per riconoscersi... non per attribuirgli le colpe che non vuole vedere in sé!
E l’Ariete ha da salvarsi dal proprio egocentrismo, smettendola di accusare gli Altri di volerlo ostacolare e
reprimere e riconoscendo di avere bisogno di regole e di limiti, di confini che lo aiutino a stabilizzare la propria
incerta identità ed a placare le proprie ansie e paure.
Il gioco degli specchi è particolarmente forte e drammatico fra l’Ariete e la Bilancia, proprio perché rappresenta un
nodo essenziale, un passaggio evolutivo fondamentale per l’Uomo: sarebbe proprio ora di creare una società sana ed equa
in cui l’individuo (Ariete) sia cosciente di sé e rispettato ma abbia anche una buona coscienza sociale (Bilancia) tale
da fargli rispettare delle regole comuni (Bilancia)... non fisse ma in continua evoluzione (Ariete) che assecondino
ed accompagnino la crescita di consapevolezza di tutti... in un buon equilibrio dinamico e “rivoluzionario”!
Per ora...non ci siamo ancora, ma, nonostante tutto, l’Umanità continua a crescere, a formarsi, a migliorarsi... ed
un giorno non avrà più bisogno di guerre, di colpevoli e di vittime, arrivando alla pace con se stessa... per poi essere
pronta, magari, a confrontarsi con gli esseri di altri mondi!
Ciao!
Roberto Illario
23 settembre 2019
L'Astrologia è lo studio della connessione fra Cielo e Terra, fra alto e basso, fra il mondo interiore umano ed il mondo esterno, fisico ed
astronomico: ormai, da millenni, l'Uomo sa che esiste una sincronia fra i ritmi, i cicli della sua vita e della sua evoluzione personale ed i ritmi
ed i cicli dei Pianeti del Sistema Solare... continua a leggere